I tagli all’istruzione potrebbero costringere l’università di Oxford ad abbandonare il suo tradizionale metodo d’insegnamento, identico da 800 anni, in cui gli studenti vengono seguiti da un loro tutor personale.
Secondo quanto riporta oggi il Daily Telegraph infatti, nonostante il celebre ateneo sia riuscito a raccogliere oltre un miliardo di sterline in donazioni dal 2004, il suo vice-cancelliere Andrew Hamilton teme i fondi non possano bastare salvaguardare i suoi alti standard di insegnamento.
Alla luce dei tagli annunciati dal governo l’università, ha dichiarato Hamilton, ”dovrà fare tutto quello che può per trovare risorse aggiuntive”. Le donazione da parte di ex allievi e filantropi, diventerebbero ”essenziali per il futuro di Oxford”, se l’ateneo volesse continuare a mantenere gli attuali standard nell’insegnamento e nella ricerca.
”Se crediamo con convinzione che il sistema dei tutor sia il migliore modo di educare menti in via di sviluppo allora dovremo trovare un modo per renderlo più sostenibile dal punto di vista finanziario”, ha sottolineato il vice-cancelliere.
Nonostante le preoccupazioni di Hamilton, sono in molti a ritenere che Oxford abbia comunque molte più chance di non soccombere al peso dei tagli all’istruzione superiore.
”Se riusciamo a raccogliere un quarto di milione di sterline in donazioni abbiamo avuto un anno fortunato – fa notare Lesebdon, vicecancelliere dell’università del Bedfordshire – ci sono una o due università che hanno più possibilità di sopravvivere ai tagli, alcune perché hanno tantissime donazioni, altre perché saranno in grado di imporre rette molto più alte di chiunque altro. Oxford farebbe parte di questo gruppo”.
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