NEW YORK – Standard & Poor’s mette sotto osservazione Generali. Ma soprattutto la sua fiducia nello Stato italiano e i suoi BTp per quasi 60 miliardi. E’ quel gruzzoletto a far rischiare al gruppo di Trieste un downgrade da A- a BBB. Cioè lo stesso livello dell’Italia. Ma per l’amministratore delegato Mario Greco “la decisione di Standard & Poor’s è un clamoroso errore. Non so a che cosa serve che questi signori facciano questo lavoro”.
Al momento l’agenzia americana ha deciso di mettere sotto osservazione il Leone, insieme a quello di altre due compagnie internazionali con un rating superiore a quello del Paese di appartenenza. Nei prossimi tre mesi Generali sarà sottoposta ad uno stress test che simulerà un default del debito sovrano. Dallo stress test Generali uscirebbe con il valore dei Titoli di Stato in portafoglio ridotto del 60% per quelli di durata superiore ad un anno e del 35% per quelli di durata inferiore.
Generali avrà un’esposizione ai titoli governativi italiani per 55 miliardi a fine 2013, dai 55,5 miliardi di fine settembre e dai 58,5 miliardi di fine 2012.