
MILANO – Il consiglio di amministrazione delle Generali, nell’ambito della riorganizzazione del ‘corporate centre’, ha approvato la nomina a chief investment office di Philippe Setbon (45 anni), già amministratore delegato di Generali Investments.
Setbon assumerà la qualifica di direttore centrale con riporto al direttore generale e Cfo, Raffaele Agrusti. Setbon è entrato nel gruppo Generali nel 2004. E’ stato responsabile degli investimenti di Generali Investments France fino a diventarne amministratore delegato.
Oggi è Ceo di Generali Investments e ricopre importanti incarichi in Generali Investments Sicav (Lussemburgo), Generali Investments Deutschland e Generali Investments Italia Sgr. Dal 2010 è anche membro del Consiglio di Amministrazione della cinese Guotai Amc.
Come nota il Sole-24 Ore, il board di Generali riveste però interesse anche perle recenti esternazioni del patron della Tod’s Diego Della Valle.
In gennaio Della Valle, azionista e consigliere sia di Rcs che di Generali, aveva attaccato il cda del Corriere della Sera, ma i riferimenti, come sottolinea il quotidiano di Confindustria, erano ad ambiti allargati. “Non mi piace questa continua aria di assedio che c’è intorno al Corriere e soprattutto non mi piace vedere che a metterla in piedi è qualcuno che non ha investito nulla e tenta di farlo vedere come se fosse cosa propria, magari per tenere la sedia in altri posti”, aveva detto.
Prendendosela poi con “qualche arzillo vecchietto unto dal signore che bazzica nei nostri consigli e che pensa che la Rizzoli non sia un’azienda che vada gestita come tutte le altre, un’azienda che ha bisogno di stimolare i propri uomini e non preoccuparli o impensierirli”.
“Secondo l’interpretazione autentica di una successiva intervista, scrive Antonella Olivieri sul Sole, i nomi e cognomi sono quelli di Cesare Geronzi, presidente di Generali, e di Giovanni Bazoli, presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo. Ma poiché Della Valle ha rivendicato il ruolo del cda come centro decisionale, è probabile che “l’arzillo vecchietto” del Leone prenderà il suggerimento alla lettera rinviando il chiarimento al consiglio Rcs del 17 febbraio, ma probabilmente soprattutto al patto che dovrebbe riunirsi il giorno prima, mercoledì 16 febbraio. La direzione del Corriere però non è in discussione, mentre è stata smentita da tutti gli “indiziati” la presunta lettera per chiedere una verifica sulla linea editoriale del quotidiano”.
