MILANO – Il nuovo round tra Diego Della Valle e Cesare Geronzi su Rcs รจ fissato al prossimo consiglio di amministrazione delle Generali del 23 febbraio. La riunione รจ stata formalmente convocata dal presidente e tra i punti all’ordine del giorno prevede la voce ”affari finanziari e partecipazioni”. Geronzi ha intanto chiarito il significato di alcune dichiarazioni fatte nella recente intervista al Financial Times, che hanno sollevato sorpresa e perplessitร tra investitori e analisti in particolare sul possibile investimento in banche italiane, sottolineando che la prioritร resta la redditivitร .
La richiesta di Della Valle allo scorso Cda del Leone di vendere la quota nel gruppo del Corriere della Sera finirร insomma sul tavolo del prossimo board. Proseguirร quindi la partita che si รจ aperta tra Della Valle e Geronzi, dopo una ‘vertenza mediatica’ avviata dall’imprenditore marchigiano, la risposta del banchiere di non voler neppure accogliere proposte fatte con queste modalitร e l’aspro confronto giร avuto dai due al patto di sindacato Rcs di mercoledรฌ, concluso comunque con un accordo di lungo termine e votato all’unanimitร . In realtร , considerando le posizioni che si raccolgono nel resto del consiglio del Leone, appare piuttosto remota l’idea che davvero Generali decida di vendere la quota del 3,7% in Rcs.
L’attesa รจ perรฒ che proprio sulla sortita di Della Valle si apra un ampio dibattito sui rispettivi ruoli e piรน in generale sulla governance della compagnia, a quanto pare gradito anche ad altri consiglieri, che pure non hanno intenzione di farsi coinvoltere troppo nel ‘match’ tra Della Valle e Geronzi. Nel concreto, poi, Geronzi secondo quanto filtrato nei giorni scorsi potrebbe ‘disinnescare’ le richieste del patron della Tod’s chiedendo all’Ad Giovanni Perissinotto una piรน ampia valutazione di tutte le partecipazioni non legate all’attivitร assicurativa. Ma solo il 23 il quadro sarร definito. Intanto Geronzi ha chiarito meglio, come detto, il proprio pensiero sui possibili interventi del Leone in banche italiane o in grandi opere come il Ponte sullo Stretto, ai quali aveva fatto riferimento nell’intervista al Ft.
”La prioritร delle Generali – ha detto – รจ la redditivitร , che deve ancora crescere. In circostanze straordinarie e senza alcun riflesso non favorevole per la redditivitร si puรฒ anche valutare l’intervento in materia infrastrutturale o bancaria, valutando possibili accordi di bancassurance. Ma nella piena salvaguardia degli obiettivi di economicitร ed efficienza”. Quanto all’interesse al Sudamerica, cui aveva fatto riferimento ha spiegato riguardare in particolare il Brasile. L’intervista al Ft era del resto stata analizzata in modo esplicitamente critico dagli analisti finanziari. Al mercato non รจ piaciuto che abbia dato indicazioni diverse rispetto alle strategie indicate dal top management nel recente ‘investor day’, ingenerando confusione su chi abbia il ruolo esecutivo.
Equita Sim ha disapprovato proprio i possibili investimenti nelle banche italiane, segnalando che Generali al contrario deve ridurne il peso. Sul tema sono intervenuti poi anche WestLb e Autonomous Research, ma il piรน duro รจ stato l’analista di Kepler che ha parlato dell’intervista di Geronzi come di una cosa ”sconcertante”, in cui avrebbe fatto ”un pasticcio”, dicendo cose ”astruse” (Ponte di Messina) e ”inutili” (banche italiane).
