ROMA – Il management di Generali sta valutando se fare un esposto alla Consob sulla diffusione di notizie imprecise e sostanzialmente capaci di turbare le quotazioni del titolo, a tutela di tutti gli azionisti della compagnia. E’ quanto si apprende da fonti finanziarie a conferma di quanto riporta il Corriere della Sera. Secondo il quotidiano di via Solferino il group ceo Giovanni Perissinotto potrebbe prendere una decisione in tal senso già nella giornata di venerdì.
Una seconda lettera dell’Isvap è nel frattempo arrivata a Trieste per chiedere ulteriori chiarimenti sui rapporti interni al management, dopo la prima dedicata al caso Kellner. I bilanci del Ppf Group, peraltro, offrono parecchie notizie già a partire dal resoconto 2008 sull’accordo con le Generali.
Dal conferimento del proprio gruppo assicurativo alla joint-venture, il Ppf Group realizza una plusvalenza di 2,7 miliardi di euro. Le Generali ne realizzano una minore, di circa 600 milioni, a causa delle più ridotte dimensioni delle attività apportate all’impresa comune. Un’altra ragione della diversità dei guadagni dipende anche dai valori di libro ai quali i conferenti avevano registrato le società oggetto del conferimento. D’altra parte, ancor oggi l’80-85% dei profitti verrebbe dalle attività del socio praghese.
Secondo quanto risulta al Corriere, ”nulla è ancora deciso, ma è difficile immaginare che le Generali possano arrivare all’assemblea di bilancio in questo stato di tensione interna e senza aver prima ridefinito la governance, a cominciare dalla responsabilità per la comunicazione, oggi di fatto suddivisa tra il presidente Cesare Geronzi e il capo azienda Perissinotto”. Al centro della questione c’è infatti un chiarimento dei ruoli e delle responsabilità tra il management e i soci francesi, guidati dal finanziere bretone Vincent Bollorè, che ha espresso pubblicamente le proprie riserve sull’alleanza tra il Leone e la ceca Ppf. Secondo il quotidiano, sulla questione, l’Isvap avrebbe inviato una lettera a Generali per chiedere questa volta chiarimenti sui rapporti interni al management e i contenuti della missiva dovrebbero essere oggetto di una prossima riunione del consiglio di amministrazione.