MILANO – Il 49% della joint venture Generali-Ppf vale oggi tra 2,5 e 3 miliardi di euro. Lo si legge nella nota integrativa al bilancio del Leone nella quale si sottolinea che l’opzione di vendita in mano al gruppo ceco è esercitabile dal luglio 2014. L’eventuale investimento di Generali è già considerato nelle previsioni finanziarie e nelle politiche di cash flow della compagnia.
”Risultano in essere accordi con il gruppo Ppf che potrebbero comportare per la compagnia l’acquisto, nel luglio 2010, del 49% di Generali Ppf Holding con un conseguente potenziale esborso stimato ad oggi tra 2.500 e 3.000 milioni di euro”, si legge sotto la voce ‘Operazioni con parti correlate’. E il valore non si discosta quindi molto dai 3 miliardi indicati dal vicepresidente del Leone, Vincent Bolloré, nella sua intervista di sabato scorso.
Sempre in riferimento all’opzione put che il magnate ceco Petr Kellner ha nella joint venture con Generali nell’Europa dell’Est, un altro passaggio della nota integrativa sottolinea che ”non ricorrendone i presupposti tecnico contabili, la compagnia non ha effettuato alcuna appostazione di bilancio in conseguenza della possibilità di acquisto nel luglio 2014 del 49% di Generali Ppf Holding in ragione degli accordi a suo tempo sottoscritti”.
”Ferma restando la possibilità di reperire sul mercato le risorse finanziarie necessarie, il potenziale esborso finanziario futuro, conseguente all’eventuale decisione della compagnia di incrementare detta partecipazione, è stato opportunamente considerato nell’ambito delle previsioni finanziarie della compagnia comprendendo, tra esse, le politiche di destinazione dell’utile dell’esercizio e delle riserve di utili”.