Assicurazioni Generali: manovre per la presidenza

Cesare Geronzi

Il presidente di Mediobanca Cesare Geronzi stringe i tempi sul futuro assetto di Generali e convoca per venerdì 26 marzo il comitato nomine di Piazzetta Cuccia. Toccherà al comitato stendere la lista con i nomi (probabilmente saranno 15) per il consiglio di amministrazione del Leone: lo stesso Geronzi resta in pole position per la presidenza della compagnia, ma se ci sarà il suo nome nella lista del Cda non è del tutto certo.

I prossimi due giorni saranno infatti decisivi per raggiungere un accordo condiviso come ha auspicato il capofila dei soci francesi Vincent Bolloré: ”Sono fiducioso sul fatto che (nel comitato nomine) si troverà una soluzione unanime” per la presidenza di Generali, ha affermato il finanziere, a margine della presentazione dei conti di Havas.

E prima che fosse nota la convocazione del comitato, Bolloré ha indicato ”prima del 31 marzo” la possibile data della riunione. Il comitato, ha ricordato, dovrà ”elaborare una lista di amministratori che permettano a Generali di mantenere la propria indipendenza”, per riuscire a ”elaborare una struttura” capace di ”proseguire lo sviluppo di questo grande gruppo”.

Interrogato sui possibili successori di Antoine Bernheim, e in particolare sull’ipotesi del passaggio alla presidenza di Generali di Geronzi o dell’ad del Leone Giovanni Perissinotto, il finanziere francese ha glissato e ha invitato a ”proseguire passo per passo: di certo il 24 aprile sarà scelto il presidente del gruppo, se sarà Bernheim o un altro, e chi, lo vedremo a quel momento”.

I giochi si faranno tuttavia già venerdì 26 marzo e a decidere saranno, oltre al presidente di Mediobanca, gli altri componenti del comitato nomine: l’ad Alberto Nagel, il direttore generale Renato Pagliaro, il presidente di Unicredit Dieter Rampl, il presidente di Pirelli Marco Tronchetti Provera e Bolloré.

Nel frattempo Pagliaro, indicato, al pari del vicepresidente di Piazza Cordusio Fabrizio Palenzona, come possibile successore di Geronzi se quest’ultimo si trasferirà a Trieste, ha opposto un no comment alle domande su una sua possibile candidatura. Nella sede dell’istituto milanese, presente lo stesso Geronzi, si sono intanto recati in visita in giornata, per circa un’ora, Salvatore Ligresti, presidente onorario di Fondiaria Sai (azionista di Mediobanca con una quota del 3,8%), e la numero uno di Fininvest Marina Berlusconi (ha una quota dell’1% nel patto e una presenza di poco inferiore fuori) che si è trattenuta nella banca per soli 20 minuti.

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