ROMA, 24 GIU – ''Siamo pronti a investire 12 miliardi su Adr, gli aeroporti di Roma, e purtroppo non possiamo farlo. E siamo fermi''. Lo dice in una lunga intervista al Corriere della Sera Gilberto Benetton, che per il gruppo che porta il nome di famiglia gestisce la holding Sintonia che si occupa di investimenti in infrastrutture.
Il gruppo, spiega, è fermo per quanto riguarda gli investimenti sugli aeroporti a Roma, ma anche a Venezia e Firenze, in attesa di tariffe e regole certe. ''Si parla di tariffe – afferma – ma quelli si chiamano ricavi per un'azienda che offre un servizio. Se un'azienda si ritrova ad avere ricavi bloccati difficilmente avra' vita lunga. Nel caso di Adr poi si tratta di adeguarli a quelli di Malpensa, ben al di sotto della media europea comunque, non certo fare chissa' cosa. Ma quello che e' piu' importante sono le regole''. ''Ogni impresa deve avere sicuramente un'ipotesi di fatturato ma soprattutto un quadro normativo certo e costante nel tempo''.
Gilberto Benetton parla anche del programma da 20 miliardi che il gruppo sta realizzando in Autostrade anche in una situazione di crisi ''non facile'' aiutata dalla scelta di aver diversificato all'estero, mentre in Grandi Stazioni c'e' intenzione di crescere se le Ferrovie dello Stato lasceranno ''piu' spazio ai privati''.
Il governo Monti? Per l'imprenditore deve durare perché ''si sta impegnando seriamente'' e Monti ''può far fare un salto all'Europa in termini di integrazione fiscale, finanziaria e politica''. Così, auspica, ''si deve riavviare un circolo virtuoso che permetta al governo di stimolare gli investimenti privati''.
