Tra crisi e filantropia la tempesta della polemica ha investito la Regione Emilia-Romagna e il suo governatore Vasco Errani. La miccia che ha dato fuoco alle polemiche è stato l’acquisto, da parte della Giunta, di sette dromedarie da latte provenienti dal Sahara occidentale costati alle casse della Regione 20mila euro.
“Rivendico con orgoglio di finanziare un intervento di cooperazione internazionale con il popolo del Saharawi, che vive in condizioni drammatiche, e che serve a dar da mangiare ai bambini, ha detto il governatore parlando a Omnibus La7, in risposta alle critiche mosse dal Giornale di Vittorio Feltri.
Il quotidiano di via Negri accusa Errani di sprechi, pur ricordando che l’Emilia-Romagna è “una delle regioni più virtuose d’Italia assieme alla Lombardia e al Veneto”.
“Non solo non è uno spreco – ha ribadito Errani – ma un’iniziativa che rivendico con orgoglio”. Il progetto prevede dromedarie da latte per salvare dalla malnutrizione cronica bambini, malati e anziani che vivono nella precarietà estrema dei campi profughi Saharawi, nel deserto algerino: con 12.800 euro stanziati in un anno per l’acquisto e il mantenimento di sette animali, ognuno dei quali può arrivare a produrre fino a quattro litri di latte al giorno, la Regione Emilia-Romagna sostiene circa 90 cittadini Saharawi, che beneficiano di un periodo di 40 giorni di integrazione alimentare, vitale per combattere la denutrizione dei soggetti più deboli.
Per Errani serve portare avanti la riforma del federalismo fiscale, di cui si è detto “convintissimo e su cui le regioni hanno dato un contributo determinante. “E’ vergognoso – ha concluso – usare questi argomenti, un’azione umanitaria verso i Saharawi, la cui condizione è seguita con attenzione dalle Nazioni Unite, per giustificare i tagli”.