
TORINO – Metalmeccanici che, per 10 giorni l’anno, potranno svolgere il loro lavoro da dove preferiscono: casa, montagna, mare. Succede al Centro ricerche di General Motors Powertrain di Torino, azienda che è in parte luogo di ricerca e innovazione e in parte fabbrica propriamente detta (vengono testati motori).
Il tutto arriva grazie ad un accordo tra sindacati e azienda sulla flessibilità. Un accordo che premia i lavoratori visto che per il lavoro domestico non perderanno niente: neppure i buoni pasto.
Entusiasta, ovviamente, la Fiom-Cgil che parla di una intesa
“unica nel settore metalmeccanico di Torino e prevede che la flessibilità venga utilizzata al servizio del lavoratore”.
Per i 650 addetti della fabbrica come spiega a Repubblica il segretario provinciale della Fiom-Cgil, Federico Bellono
“Si tratta di un’esperienza di smart work che in Italia non ha precedenti tra i metalmeccanici: meno strutturata del telelavoro, più occasionale e legata alle esigenze del lavoratore. Insomma, il risultato di una buona contrattazione in un’azienda di alte professionalità e con tanti giovani”.