Google macina utili ma non convince il mercato. Il colosso di Mountain View, la società che gestisce il motore di ricerca più utilizzato al mondo, presenta conti trimestrali oltre le attese, con un utile netto quintuplicato a 1,97 miliardi di dollari contro i 382,4 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente e ricavi in crescita del 17% a 6,67 miliardi di dollari.
Al netto delle somme versate ai partner, però, i ricavi scendono a 4,95 miliardi di dollari, segnando un progresso del 13% e collocandosi così nella fascia bassa della forchetta di crescita prevista da diversi analisti (13%-15%).
E il titolo ne risente: dopo aver chiuso la seduta in progresso dello 0,4%, Google arriva a cedere nelle contrattazioni after-hours fino al 5%.
Nelle ultime sedute le azioni Google sono sotto pressione in seguito ai problemi in Cina: Mountain View ha annunciato che potrebbe chiudere le sue attività in Cina se Pechino non consentirà al motore di ricerca di fornire informazioni non filtrate dopo il ciberattacco subito. Mountain View «é in trattative con il governo cinese» precisa l’amministratore delegato Eric Schmidt.
«Continuiamo a rispettare la legge cinese in vigore e a offrire risultati filtrati ma – avverte – in un arco di tempo ragionevolmente breve ci saranno dei cambiamenti». La Cina rappresenta il 2% dei ricavi di Google, ma le attività cinesi, paese che già vanta il più alto numero di navigatori al mondo, sono ritenute importanti per la crescita a lungo termine di Google.
La società in seguito al braccio di ferro con Pechino ha di recente deciso di rimandare a data da destinarsi il lancio sul mercato dei cellulari equipaggiati con Android, la piattaforma intelligente per smartphone di Google.
«Visto che l’economia è ancora agli inizi della ripresa, è stata una brillante fine dell’anno» commenta l’amministratore delegato Eric Schmidt definendosi «molto ottimista» sulle prospettive di internet. «Continuiamo a investire pesantemente nell’innovazione tecnologica a beneficio non solo dei nostri utilizzatori e clienti ma del web in generale».
