Si tratta solo del successo dell’ultimo Windows o è un incoraggiante segnale di ripresa economica vera? Gli utili Microsoft hanno registrato un’impennata con il successo di Windows 7, venduto in oltre sessanta milioni di copie dallo scorso ottobre. Redmond chiude il secondo trimestre con un utile netto di 6,66 miliardi di dollari, o 74 centesimi per azione, in aumento del 60% rispetto ai 4,17 miliardi di dollari dello stesso periodo dell’anno precedente.
I ricavi sono invece saliti del 14%, a 19,02 miliardi di dollari. I dati sono al di sopra delle attese degli analisti. La domanda per Windows 7 è “eccezionale”, spiega il chief financial officer Peter Klein. «Il nostro continuo impegno a controllare i costi – osserva – ci ha consentito di registrare una crescita degli utili superiore a quella dei ricavi». «Siamo emozionati da come Windows 7 è stato accolto dai consumatori e dall’entusiasmo con cui le aziende lo stanno adottando», aggiunge il chief operating officer di Microsoft, Kevin Turner.
I ricavi della divisione Microsoft che produce Windows 7 sono saliti del 70%, mentre gli utili del 99 per cento. La divisione business software si mostra invece debole, con utili e vendite piatti. La società prevede di lanciare sul mercato nel corso dell’anno la nuova versione di Office.