Green, giardini, lavoro, occupazione, incentivi. Donne d’impresa: la strategia di Rosi Zuliani Sgaravatti. Dal paradiso terrestre, alle bonifiche di terreni contaminati da metalli pesanti e idrocarburi.
È una friulana dal cuore sardo: Rosi Zuliani Sgaravatti. Se vogliamo avere un’idea su come potrebbe essere il “Giardino delle Meraviglie” dobbiamo andare a farle visita in Sardegna. E lei che dirige dal 1986 il Gruppo Sgaravatti, storica azienda florovivaistica fondata nel 1820 che si occupa della coltivazione di piante, della progettazione e della realizzazione di spazi verdi.
Opera sia in Italia che all’estero, impiega oltre 140 collaboratori stabili ed è composto da quattro società: Green Diamond Srl, Soc. Agricola Sgaravatti Land Cons.a r.l., con 35 ettari di vivai, serre e garden center, Sgaravatti Geo SrL e Green Land srl, che progettano, eseguono e coordinano lavori nel verde pubblico e privato.
Migliaia di giardini, piccoli e grandi, sono stati realizzati nel tempo, importanti spazi pubblici, parchi cittadini, piazze e ville private.
La vocazione all’internazionalizzazione della Sgaravatti risale agli anni ’70 con un progetto di afforestazione negli Emirati Arabi. E in seguito in Ucraina, Georgia, Azerbaijan, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Caraibi e in altri Paesi con progetti curati personalmente da Rosi.
Tuttora il Gruppo Sgaravatti è impegnato in grandi progetti internazionali. Tra i lavori più importanti il mantenimento, oltre alla realizzazione di nuovi spazi, del parco della Certosa di Porto Rotondo in Sardegna.
Progetti realizzati in Costa Smeralda, sia alberghieri che residenziali. Lavori in Azerbaijan per il Presidente Ilham Aliyev, oltre che diversi progetti, pubblici e privati, nella capitale Baku.
Altri lavori in Qatar Doha, a Dubai e Abu Dhabi. Rosi Sgaravatti è anche un’accademica, aggregata all’Accademia dei Georgofili. È sempre lei che tiene conferenze, in Italia e all’estero, divulgando la conoscenza, la cultura ed il rispetto delle piante e dei fiori, la cultura del giardino e del paesaggio.
Green, dall’Italia al mercato mondiale
Ha vinto numerosi premi e medaglie d’oro sia all’Euroflora che al Chelsea Flower Show. Da qualche anno si occupa anche, in collaborazione con l’Università di Cagliari, di bonifiche ambientali di terreni contaminati da metalli pesanti e idrocarburi. Grazie alle conoscenze botaniche e tecnologie particolarmente innovative. La storia dell’azienda è stata da lei raccontata in occasione del bicentenario nel libro “La bellezza ed il tempo” edito da ELWR (scritto insieme a Santi Romano).
Come ha affrontato il Gruppo Sgaravatti questo periodo di pandemia?
Risponde: “Il nostro settore è stato colpito solo indirettamente. Vivendo e lavorando all’aria aperta nessuno dei nostri collaboratori è stato colpito dal virus. Abbiamo adottato tutte le misure di sicurezza previste dalla legge aggiungendone altre a livello aziendale.
Indirettamente abbiamo dovuto subire la chiusura al pubblico, con un rilevante calo di fatturato, e le limitazioni dei clienti impossibilitati a raggiungere le nostre strutture.
Abbiamo continuato ad eseguire però lavori pubblici e privati, in totale sicurezza, perché le piante sono organismi viventi e necessitano di cure costanti. Le difficoltà di spostamento e di traffico delle merci ci hanno ostacolato ma non in maniera grave.
Lavorare nel green in un mondo post covid
La pratica dello smart working durante questo periodo ha contribuito allo svilupparsi della cybercriminalità. Che ha approfittato delle maggiori connessioni per infettare con vari virus molti computer impedendo i lavori da remoto e le video conferenze.
Anche noi infatti abbiamo subito l’attacco di un hacker che ci ha richiesto un riscatto per liberare i nostri server da file che impedivano il regolare funzionamento. Da questa esperienza negativa abbiamo tratto insegnamento approntando misure ancora più stringenti per ostacolare i tentativi di pirateria informatica.
Lavorare con le piante ed i fiori aiuta dal punto di vista psicologico oltre che fisico. C’è grande ritorno alla natura con maggiore consapevolezza dell’utilità delle piante. Del loro valore come generatrici di ossigeno e barriera per le polveri sottili.
Il giardino è terapia, come passeggiare, sentire i profumi e vedere i colori dei fiori. Ormai, infatti, sono diventati famosi i “giardini terapeutici”. Essi hanno portato grande sollievo nelle terapie studiate per i portatori di handicap, ma anche in vari casi di depressione.
Dopo pandemia non sarà più tutto come prima
Ci dobbiamo adeguare a nuovi metodi di lavoro e di comportamento, super informatizzare le aziende e la vendita online sarà sempre più richiesta. Il settore del turismo è stato il più colpito ed è urgente salvaguardare i tantissimi beni culturali che possiede l’Italia e richiamare i turisti in sicurezza.
Anche il PNRR mette la cultura Green al centro della proposta e contiamo su incentivi maggiori per la realizzazione e manutenzione del verde pubblico e privato.
Esiste il bonus giardini ma è troppo basso. Per agevolare l’edilizia si incentiva fino al 110% l’intervento mentre per creare giardini l’investimento massimo è limitato a euro 5.000. Se si moltiplicasse per 10 tale incentivo, ogni spazio potrebbe diventare un giardino.
Inoltre devo dire che la nostra attività impiega moltissima manodopera e quindi, indirettamente, si incrementerebbe anche l’offerta lavorativa”.
Con impegno e passione Rosi sta continuando ad organizzare convegni per promuovere e diffondere l’amore per la natura. Tra i più importanti quello sul “punteruolo rosso” e “I luoghi della vita – paesaggi territori culture” (dagli atti del quale è stato pubblicato un libro dallo stesso titolo).
Rosi Sgaravatti, come una formica guerriera, combatte chi, con e per assoluta ignoranza, distrugge il nostro pianeta e il suo cuore pulsa per una vera rinascita della nostra madre terra. Se il pianeta è malato, si ammala inevitabilmente anche tutta l’umanità.