Il colosso bancario iberico Santander non commenta le voci di un possibile interesse all’acquisto di Unicredit. Lo si apprende da un portavoce dell’istituto spagnolo interpellato dall ‘Ansa sulle ipotesi che la banca possa approfittare della bassa capitalizzazione del gruppo di Piazza Cordusio per fare un ingresso in forze nel capitale.
Il titolo UniCredit dopo un calo dell’1,9%, a 2,55 euro, valore più basso dal dicembre 1997, aveva ripreso decisamente quota fino a guadagnare il 7,58% (ore 14,31) per cento dopo il giro di boa di metà seduta. Alle ore 14.40 – dopo il no comment degli spagnoli – il titolo quotava intorno al 3 per cento. Negli ultimi quattro giorni, UniCredit ha perso il 23 percento, riducendo il valore di mercato del gruppo a 34 miliardi di euro dai 100 successivi all’acquisizione di Capitalia poco più di un anno fa.
UniCredit, prima banca italiana, cui fa capo il gruppo tedesco Hvb, ha ribadito anche oggi che non intende lanciare un aumento di capitale. Il portavoce, interpellato da Bloomberg, ha precisato che l’amministratore delegato, Alessandro Profumo, non rassegnerà le dimissioni.
Dopo le dichiarazioni rassicuranti sulla situazione della liquidità rilasciate martedì sera da Profumo a mercati chiusi, Unicredit questa mattina ha comunicato che conferirà parte del portafoglio immobiliare a un fondo chiuso, operazione che dovrebbe completarsi entro il 2008 e che genererà «più di 15 punti base di Core Tier 1». Nell’ambito dell’ottimizzazione/riduzione dei Risk weighted assets (Rwa) la banca ha anche completato in settembre transazioni che genereranno fino a 12 punti base di Core Tier 1. Le iniziative, annuncia Unicredit su richiesta Consob, sono in linea con l’obiettivo del 6,2% di core Tier 1 entro fine anno.
Unicredit ha inoltre annunciato di aver condotto una «approfondita analisi» per la costituzione di una partnership commerciale con una banca d’affari internazionale avente come oggetto "performing assets" che «al momento non è più in considerazione». L’esistenza del progetto era stata anticipata dal Sole 24 Ore sabato scorso. Si trattava di notizie relative al progetto di una Siv di diritto irlandese da creare in joint venture con Merrill Lynch, cui sarebbero stati destinati alcuni asset del gruppo.