Scongiurato, almeno per il momento, il rischio di un’Opa ostile da parte della Kraft, il gruppo Cadbury resta ancora alla ribalta per la ” guerra dei cioccolatini”. Nella sfida starebbe entrando la Ferrero di Alba (6,2 miliardi di fatturato consolidato nel 20072008, 18 stabilimenti e 21400 dipendenti). Gli inglesi della Cadbury, consapevoli non poter rimanere inerti di fronte alle mire espansionistiche degli americani della Kraft, starebbero pensando infatti ad una maxi-alleanza con un gruppo amico formato da investitori finanziari ed industriali.
Ed ecco spuntare lo storico marchio piemontese che attraverso la mediazione di Mediobanca starebbero studiando l’operazione. Naturalmente il tutto è circondato dal massimo riserbo e dallo sbarramento di una serie di no-comment.
Secondo gli esperti la strategia dell’operazione sarebbe duplice. Da un lato Cadbury romperebbe definitivamente l’assedio degli americani, dall’altro Ferrero potrebbe cogliere l’opportunità per una considerevole crescita.
Ma proprio ad Alba nascerebbero grosse difficoltà sul progetto. Infatti mentre da un lato Pietro e Giovanni Ferrero, entrambi Ceo e da tempo alla guida del gruppo, guarderebbero con grande interesse alla opportunità offerta dagli inglesi, dall’altro il patriarca del gruppo di Alba, l’ottuagenario Michele Ferrero, non sarebbe per nulla entusiasta di una crescita a forza di acquisizioni o fusioni.
Questo dolce dilemma, tutto casalingo e non privo di sfumature amare, rende più gustosa la prossima guerra internazionale del cioccolato.
