La famiglia fondatrice del gruppo di prodotti di lusso Hermes, nota nel mondo per le cravatte e i foulard di seta, ha deciso di dar vita a una holding che riunisca più del 50% del capitale per contrastare il tentativo di presa di controllo da parte di LVMH (Louis Vuitton Moet Hennessy), il numero uno mondiale del lusso. L’operazione è tuttavia condizionata dall’ok dell’Authority dei mercati finanziari (Amf).
La decisione, annunciata ieri sera con un comunicato, è stata adottata venerdì al termine di un consiglio di famiglia destinato a mettere a punto un contrattacco all’offensiva di LVMH sul capitale di Hermes. La futura holding, nei piani di Hermes, dovrà ”detenere azioni acquistate dai membri della famiglia che rappresentino oltre il 50% del capitale di Hermes International” e, continua il comunicato, ”beneficierà di un diritto di preferenza sulle azioni che restano sotto il controllo diretto della famiglia”.
L’obiettivo è di proteggere le quote di famiglia detenute da oltre 60 eredi del fondatore di Hermes con l’obiettivo di evitare che cedano le loro azioni a Bernard Arnault il ‘patron’ di LVMH. L’insieme degli eredi possiede il 73,4% del capitale di Hermes. LVMH, che è già proprietario di una lunga serie di marchi prestigiosi – dal proprio a quello di Givenchy, Kenzo, Fendi, Celine – aveva annunciato a sorpresa il 23 ottobre di aver acquisito il 17,1% del capitale di Hermes. Il gruppo di Arnault aveva presentato la sua iniziativa come un gesto ”assolutamente pacifico” ma non aveva escluso ”se sarà il caso” di acquistare altre azioni Hermes.
