ROMA – Quanto vale la casa? Mentre si aspetta il ritorno dell’Ici sulla prima casa in versione rimodernata, il governo di Mario Monti pensa anche a un aumento delle rendite catastali.
Se così dovesse essere, abbinata all’imposta immobiliare, questo aumento vale da 11 a 28 miliardi
Monti ha fatto notare quanto l’Italia sia caratterizzata “da un’imposizione sulla proprietà immobiliare particolarmente bassa”. Quindi bisognerebbe rimettere le mani sui valori di oggi.
Come fare? Le rendite catastali servono a indicare il valore teorico di un immobile locato per un anno: “se una casa ha una rendita di 1.000 euro, in teoria dovrebbe consentire al proprietario di ricavare 1.000 euro di affitto. La rendita è stata introdotta come artificio per far pagare l’ Irpef sulla casa, con un ragionamento abbastanza contorto: se la tua casa ha un affitto teorico di 1.000 euro te lo tasso come reddito, perché sono soldi che risparmi e quindi che guadagni. Se nella casa il proprietario ha la residenza oggi non si paga Irpef. Stando a quanto dichiarato da Monti nel discorso con cui ha richiesto la fiducia, l’ esenzione dovrebbe mantenersi, perché ha parlato di tasse sulla proprietà mentre l’ Irpef è un’ imposta sul reddito”, spiega il Corriere della Sera.
L’agenzia del Territorio qualche mese fa aveva presentato in via XX Settembre questa soluzione e serviva far quadrare i saldi della manovra estiva.
Adesso tocca a Monti. “Va ricordato che l’unico aggiornamento delle rendite del 1992 (basate però su valori rilevati nel 1988) risale al 1997 ed è stato del 5 per cento. I valori immobiliari (parlando del residenziale) sono mediamente saliti del 140% al lordo dell’inflazione tra il 1988 e il 2010 ma lo stesso non si può certo dire di negozi e uffici”, precisa il Sole 24 Ore.