ROMA – Le famiglie italiane sono proprietarie della casa nella quale vivono nel 68,4% dei casi mentre il 21% dei nuclei vive in affitto, il 7,4% occupa l'abitazione a uso gratuito, il 2,8% in usufrutto e lo 0,3% a riscatto. Lo si legge in una indagine Bankitalia sui bilanci delle famiglie italiane.
Rispetto alla precedente indagine (nel 2008), si e' leggermente ridotta la quota di famiglie in affitto e in proprieta' o a riscatto (-0,3 punti percentuali ciascuna) a fronte di un corrispondente aumento della porzione di famiglie in usufrutto o a titolo gratuito (0,9 punti percentuali). Negli ultimi 30 anni si osserva una progressiva riduzione delle famiglie in affitto a fronte di una maggiore diffusione della proprieta'.
La proprieta' dell'abitazione di residenza e' maggiormente diffusa tra le famiglie il cui capofamiglia ha un'eta' compresa tra i 55 e i 64 anni (79%) o e' laureato (76,5%), tra le famiglie con due componenti (72,7%), tra quelle residenti nei comuni con meno di 20.000 abitanti (72,6%) o del Centro (70,5%); risulta inoltre positivamente correlata al numero di percettori di reddito e al reddito familiare. Il 69,7% delle famiglie il cui capofamiglia svolge un lavoro indipendente detiene un appartamento di proprieta', contro il 62,2 di quelle il cui capofamiglia e' dipendente.
La condizione di affittuario caratterizza invece maggiormente le famiglie con capofamiglia piu' giovane e appartenenti al primo quinto della distribuzione del reddito familiare (rispettivamente 38,7 e 47,7%). La quota di famiglie in affitto e' inoltre superiore quando il capofamiglia e' nato all'estero (64,7%) o ha la cittadinanza non italiana (72,8%); rispetto al 2008 tali quote si sono entrambe ridotte di circa sei punti percentuali. La quota di famiglie in affitto che vive nel 2010 in immobili di proprietà pubblica risulta pari al 22,8%.
