ROMA – Il fondo americano Blackrock rischia una multa da 1,3 miliardi di euro dalla Consob per insider trading perché, secondo l’accusa, avrebbe approfittato di “informazioni privilegiate” sul caso Saipem per disfarsi – vendendole a un prezzo molto più alto – delle azioni della società impiantistica del gruppo Eni.
Scrive Giorgio Meletti sul Fatto Quotidiano:
La lettera di contestazione, che equivale a un rinvio a giudizio, è partita il 16 dicembre scorso. Nel mirino della Consob (la commissione presieduta da Giuseppe Vegas che vigila sui mercati finanziari) c’è il fondo americano BlackRock, uno dei maggiori gestori di risparmio del mondo: investe 3 mila miliardi di euro, una volta e mezza il debito pubblico italiano. BlackRock è salito alla ribalta con le recenti travagliate vicende di Telecom Italia.
I fatti risalgono allo scorso gennaio. Il giorno 29, alle 17:56, subito dopo la chiusura della Borsa, la Saipem comunicò un pesante “profit warning”: i suoi profitti per l’anno 2012 sarebbero stati molto inferiori alle previsioni. Lo stesso giorno la stessa società impiantistica del gruppo Eni rese noto che l’ex amministratore delegato Pietro Franco Tali era indagato per corruzione internazionale dalla Procura di Milano, per presunte tangenti pagate in Algeria per la costruzione di un gasdotto.
Ma il fondo Blackrock si era mosso in sospetto anticipo:
“Fin dal primo momento destò qualche sospetto il fatto che appena 24 ore prima l’agenzia Bloomberg avesse diffuso la notizia che Bank of America aveva messo in vendita per conto di un investitore istituzionale 9,97 milioni di azioni Saipem, pari al 2,3 per cento del capitale. Dopo che per alcune ore i sospetti si erano diretti verso l’incolpevole fondo Fidelity, rapidamente il faro delle autorità si rivolse a BlackRock, che compare per la prima volta nell’azionariato rilevante di Saipem il 31 dicembre 2009 con una quota del 2,6 per cento. Gli ispettori di Vegas sostengono dunque che BlackRock avrebbe saputo in anticipo della bufera in arrivo su Saipem, e avrebbe fatto l’uso tanto più ovvio quanto illegale della cosiddetta “informazione privilegiata”. Il 25 gennaio alle 14 BlackRock ha venduto 1 milione 785 mila azioni. Alle 15 sono partiti altri 4 milioni di titoli. Dopodiché la preziosa notizia è stata diffusa a tutti i gestori del gruppo in Europa con azioni Saipem in portafoglio, che si sono precipitati a vendere in tutto 6 milioni 670 mila azioni.
Danno per la Saipem, profitto per Blackrock:
Con la massiccia vendita, BlackRock ha contribuito a far scendere il titolo Saipem dal prezzo di 32,36 euro del 24 gennaio ai 30,45 euro del 29, con un calo cumulato in soli tre giorni di mercati aperti pari al 5,9 per cento. Ma il bello è accaduto il 30 gennaio: all’indomani del “profit warning” il titolo Saipem ha perso in un solo giorno il 34 per cento, fermandosi a 20,1 euro. Se BlackRock si fosse sbarazzata di tutte le sue azioni Saipem anche al prezzo del 29 gennaio avrebbe incassato circa 380 milioni di euro, mentre se avesse venduto il 30 gennaio, come gli altri “comuni mortali” l’incasso sarebbe stato di 250 milioni. La differenza di 130 milioni rappresenta, secondo l’articolo 187-bis del Testo Unico della Finanza, “il profitto conseguito dall’illecito”, ed è la base di calcolo della sanzione: quel profitto va moltiplicato per 10.
Cosa succederà agli americani?
In caso di condanna la sanzione massimo potrebbe toccare 1,3 miliardi di euro, ed è comunque difficile che il fondo americano riesca a cavarsela con meno di 1 miliardo di multa. Trattandosi di soggetto straniero, la Consob ha ora 540 giorni di tempo per chiudere il processo: entrerà in vigore solo tra un paio di mesi la riforma varata da Vegas la settimana scorsa che accorcia i tempi del processo Consob a 180 giorni sia per gli operatori italiani che per quelli stranieri. Nel frattempo tutte le carte vanno alla magistratura perché valuti sia il reato di “insider trading”, sia quello di “ostacolo all’attività di vigilanza” per essersi la società americana rifiutata di fornire numerose informazioni chieste dalla Consob. Nelle prossime settimane BlackRock dovrà affrontare anche la tegola Telecom: all’inizio del 2014 potrebbe chiudersi con una nuova lettera di contestazione l’istruttoria avviata 40 giorni fa dalla Consob sul cosiddetto “convertendo” emesso dalla società telefonica lo scorso 7 novembre. Anche in questo caso c’è un sospetto di “insider trading” per BlackRock.