ROMA – Nel richiamo ad esodati e norme sul lavoro non c’è stata una “bocciatura” del ministro Fornero ma ”l’esigenza di intervenire sul tema esodati è risultata evidente a tutti”, in primo luogo per una ”misura precisa del fenomeno”. Lo spiega in una intervista a Repubblica il presidente dell’Istat Enrico Giovannini, al terimine del lavoro dei saggi, sottolineando che ”il contratto a tempo indeterminato resta la priorità, ma bisogna considerare l’incertezza nella quale ancora vivono le imprese”.
Per Giovannini il lavoro dei saggi non è stato inutile: ”Speriamo di aver avviato un metodo del confronto, della riflessione e del monitoraggio continuo. Elementi che spesso nei nostri dibattiti mancano”. Ad esempio sul reddito minimo ”costa, ma anche qui cominciamo con monitoraggi e controlli. L’Isee, l’indicatore della situazione economica, così com’è oggi è distorsivo; possibile che non esista un’anagrafe degli aiuti concessi per evitare sovrapposizioni? Permetterebbe di concentrare gli aiuti sulle persone veramente povere”.