ROMA – IMA spa. Cresce il fatturato 2013 a 760 mln. Il report di Alberto Nosari. Alberto Vacchi, presidente e AD del gruppo IMA (Industria macchine automatiche) illustra ad situazione patrimoniale e strategie del gruppo ad Alberto Nosari, titolare della rubrica per Affari & Finanza (Lettera all’Investitore), (qui il link).
“Confermare la politica di sviluppo dei ricavi, agendo sulla leva organica pur senza trascurare quella esogena; ampliare l’area di azione geografica salvaguardando nel contempo le leadership sui mercati storici, ma rafforzando la presenza su quelli con maggiore potenzialità, come la Cina ma non solo; ricercare nuove opportunità di business facendo leva sulla nostra capacità operativa; mantenere un forte presidio sulla redditività, salvaguardando le eccellenze conseguite nelle piattaforme produttive”.
A febbraio 2013 Ima ha acquisito, per 9 milioni di euro, il 40% del gruppo svizzero Ilapack, che produce macchine confezionatrici per il packaging primario nel settore food, con la possibilità per Ima di accrescere la propria partecipazione. A marzo l’acquisto per circa un milione di euro del 59% di Shanghai Tianyan Pharmaceutical Machinery con sede a Shanghai ed attiva nella fornitura completa di sistemi per il riempimento, in ambiente sterile, per prodotti farmaceutici liquidi e polveri e di sistemi di lavaggio e sterilizzazione.
Un po’ di numeri: due importanti cessioni avranno un impatto importante sulla struttura patrimoniale: il debito, pari a 131,5 milioni a fine 2012, si ridurrà di circa 70 milioni ed a fine 2013 dovrebbe collocarsi al di sotto di quota 100 milioni se il gruppo riuscirà a salvaguardare l’eccellenza raggiunta nel circolante pur in presenza di un incremento dei ricavi. Il fatturato 2013 è infatti atteso a circa 760 milioni rispetto ai 734,3 milioni dello scorso anno, mentre l’Ebitda dovrebbe migliorare da 101,4 milioni a 105 milioni circa salvaguardando un margine in prossimità del 14 per cento.