ROMA, 3 GIU – Continua l'avanzata delle donne imprenditrici. Nel primo trimestre, con quasi 15 mila imprese in piu' rispetto all'anno precedente, aumentano dell'1% e raggiungono il 23,4% delle organizzazioni iscritte alla Camera di commercio. La crescita complessiva del numero di imprese (maschili e femminili) e' decisamente inferiore, ferma allo 0,6%.
''La voglia di fare non manca, le idee nemmeno e se l'occupazione e' un problema e la crisi si fa ancora sentire, le donne italiane guardano con sempre piu' interesse alla vita d'impresa. E fanno da sole'', rileva Unioncamere nel suo osservatorio trimestrale.
Roma e' la piu' femminile delle metropoli con 99.744 imprese rosa, in crescita del 2,3%, mentre Milano ha 66.636 aziende guidate dalle donne, lo 0,4% in meno rispetto al primo trimestre 2010, e Napoli 67.297, lo 0,5% in piu' dello scorso anno. Tra le grandi citta', Torino cresce del 2,0% (fino a 56.046 imprese) e Firenze (dell'1,8% a 23.784 imprese). In assoluto e' Prato la Provincia che sale di piu' con il +3,6%, mentre la Toscana e' prima tra le Regioni con un +2% che la porta a 99.404 imprese.
I settori in cui le donne sono piu' presenti sono il commercio, dove guidano quasi un'impresa su tre, e l'agricoltura, ma gran parte delle nuove aperture si concentrano nei servizi. In valore assoluto, la crescita maggiore si verifica nell'alloggio e nella ristorazione (con 2.988 nuove imprese), mentre diminuiscono le imprese rosa nell'agricoltura (-5.225) e nel manifatturiero (-591). Il settore dell'istruzione e' il primo per tasso crescita (5,9%), seguito dalla sanita' e dall'assistenza sociale (4,9%) e dall'arte, dallo sport e dall'intrattenimento (3,3%). Aumentano piu' della media anche le imprese femminili nelle attivita' professionali, scientifiche e tecniche (+3%) fino a quota 41.313, ma il settore ha ancora un tasso di femminilizzazione limitato (il 21,7%)
A crescere maggiormente sono le forme di impresa piu' strutturate, con un balzo in avanti per le societa' di capitali (+4,6%) e per le cooperative (+3.4%), mentre diminuiscono le societa' di persone (-0,5%) ed e' inferiore alla media l'andamento delle imprese individuali (+0,7%). Queste ultime sono le piu' diffuse in assoluto: le ditte individuali sono il 60,5% e le societa' di persone il 22,5%.
