Mettere nero su bianco uno statuto delle imprese, a tutela soprattutto delle aziende piccole e medie e che fissi tra l’altro un tetto alla pressione fiscale pari al 45%: è questo l’obiettivo di una proposta di legge all’esame della commissione Attività produttive della Camera e che è stata adottata quale ‘Testo base’ dai deputati.
“L’imposizione fiscale diretta e indiretta complessiva non può superare – si legge in uno degli articoli – il 45 per cento degli utili di impresa; è fatto divieto di introdurre norme che prevedono un’imposizione fiscale diretta calcolata sulla base dei costi sostenuti dall’impresa o di altre imposte”. Nei mesi scorsi i deputati di maggioranza e opposizione hanno presentato sei proposte di legge (una è a firma del segretario dei Democratici Pier Luigi Bersani) che insistono sugli stessi temi e in particolare sulla necessità di sburocratizzare i rapporti fra pubblica amministrazione e pmi.
Con l’obiettivo dunque di semplificare i lavori parlamentari, la commissione su proposta del relatore Enzo Raisi ha successivamente deciso di assumere come ‘Testo base’ la proposta a firma Raffaello Vignali (Pdl) che fra l’altro punta a introdurre un vero e proprio statuto per le imprese. “La presente legge – recita il primo articolo – definisce lo status giuridico delle imprese al fine di assicurare lo sviluppo della persona e della sua espressione attraverso il lavoro nonché di garantire un’effettiva concorrenza e una reale libertà di iniziativa economica privata ai sensi dell’articolo 41 della Costituzione”.
Il testo è comunque molto corposo e conta ben ventitré articoli che vanno dai rapporti con la P.a. alle questioni legate al rischio insolvenza, dalle politiche per la competitività ai rapporti con le Autonomie locali. E fra le tante misure spunta anche la costituzione di una commissione parlamentare ad hoc composta dai dieci senatori e dieci deputati con compiti di indirizzo e controllo sull’attuazione degli accordi internazionali e della legislazione” relativi alle micro, piccole e medie imprese.
