
ROMA, 23 GEN – Imu agricola montana: cambiano i criteri altimetrici per il pagamento con esenzione totale e parziale. Dopo l’incontro in mattinata fra il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, il consiglio dei Ministri del governo Renzi ha stabilito i nuovi criteri.
Saranno 3.456 (prima erano 1.498) i Comuni che rientreranno nei nuovi criteri per il pagamento con esenzione totale. Mentre nell’esenzione parziale rientreranno 655 Comuni, in base al decreto legge che rivede i criteri per l’Imu sui terreni agricoli relativi al 2014, con l’applicazione dei criteri di “montanità ” elaborati dall’Istat.
Per chi dovrà pagare l’Imu agricola, non rientrando nei parametri di esenzione, il termine di pagamento è stato posticipato al 10 febbraio.
Il comunicato del consiglio dei ministri che illustra il decreto legge contenente misure urgenti in materia di esenzione Imu “che va a ridefinire i parametri precedentemente fissati, ampliandone la platea”, sottolinea come i criteri espressi si applichino all’anno in corso, 2015, e anche all’anno di imposta 2014 che era proprio la richiesta maggiormente sollecitata dal mondo agricolo in vista della scadenza del pagamento della tassa prevista lunedì prossimo e dai politici che sostenevano la richiesta.
Per l’anno 2014 non è comunque dovuta l’Imu per quei terreni che erano esenti in virtù del decreto interministeriale che aveva introdotto il 28 novembre scorso i contestati parametri altimetrici e che invece risultassero imponibili per effetto del ritorno ai parametri Istat.
“Bene ha fatto il Governo a rivedere e correggere il regime fiscale sui terreni agricoli, accogliendo le richieste di tanti sindaci e dell’Anci”. Con queste parole il presidente dell’Anci, Piero Fassino, ha espresso soddisfazione per le decisioni approvate oggi dal Consiglio dei Ministri su proposta del ministro Martina.
“I nuovi criteri adottati e le molte esenzioni previste – ha spiegato il numero uno dell’Anci – e vengono infatti incontro all’esigenza di non penalizzare i terreni montani e le loro attività agricole, e determinano una significativa riduzione della platea dei Comuni e dei contribuenti interessati”.
“Auspichiamo che dopo la scadenza del pagamento si verifichi con attenzione il gettito effettivo, e in conseguenza si riequilibri la riduzione di risorse già operata sui Comuni”, ha concluso Fassino.
