ROMA – Non solo la pressione fiscale รจ al 52% ma quest’anno avremo due periodi di vero e proprio “salasso”: uno di primavera e uno di fine anno. Scadenze che porteranno via agli italiani piรน soldi di quanti il governo ne sta per stanziare per pagare i crediti alle aziende. Basti pensare che, secondo un calcolo della Stampa, solo le tasse di primavera 2013 porteranno via agli italiani 40 miliardi di euro.
A farne le spese maggiormente, secondo la Cgia di Mestre, saranno lavoratori autonomi, artigiani e piccoli imprenditori.
Salasso di primavera. Si comincia a maggio con la prima rata della tassa rifiuti, perchรฉ in attesa della nuova Tares si pagano comunque Tarsu o Tia per 2 miliardi di euro.
A giugnoย si paga la prima rata Imu sulla quale potranno pesare le addizionali comunali. Se anche comunque restasse cosรฌ com’รจ, secondo i calcoli di Cgil, Cisl e Uil, andranno via altri 11,6 miliardi di euro.ย Sempre a giugno le imprese dovranno pagare l’Iresย per un totale di 8 miliardi. Lavoratori autonomi, artigiani, commercianti e imprese dovranno, sempre a giugno, pagare la loro parte di Irpef per 14,4 miliardi.
A luglioย ci sarร da pagare la seconda rata della tassa rifiuti per altri 2 miliardi e scatterร anche l’aumento dell’Ivaย dal 21 al 22% su prodotti di largo consumo, che porterร via negli ultimi sei mesi dellโanno un altro miliardo e ottocento milioni di euro.
Fine anno di tasse, tra Imu, Iva e Tares. La fine dell’anno non sarร migliore, anzi. Come scrive Il Sole 24 Ore, tra Imu, addizionali Irpef e nuova Tares, anche la fine dell’anno sarร da incubo.
A ottobre c’รจ la scadenza del versamento delle ritenute su redditi da lavoro dipendente e assimilati, sui redditi da lavoro autonomo, sulle provvigioni, in aggiunta alle addizionali regionali e comunali e i contributi Inps.ย Sempre entro metร ottobre scade il versamento Iva del mese precedente di settembre. Due settimane piรน tardi, il 31 ottobre, รจ il turno della rateizzazione per le imposte sui redditi Irpef e Inps persone fisiche.
A metร novembreย c’รจ il maxi saldo della Tares su cui i Comuni hanno “libertร di calendario” ma che verosimilmente finirร per imbottigliarsi quasi ovunque sotto Natale. Sarร preceduto il 18 novembre dal versamento sulle ritenute sui redditi da lavoro dipendente e assimilati, lavoro autonomo, provvigioni, addizionali regionali e comunali e Inps, abbinato al versamento per chi ha rateizzato le imposte sui redditi Irpef, Ires, Irap e Inps persone giuridiche e societร . Poi si dovrร versare l’Iva del mese precedente (ottobre) e il versamento per il terzo trimestre 2013.
A Dicembre si paga la seconda rata d’acconto delle imposte sui redditi per l’anno 2013, e il versamento da eventuale rateizzazione imposte sui redditi Irpef e Inps persone fisiche. Intorno a metร mese ci sarร il conguaglio Tares e il saldo Imu 2013.
Tares. Si รจ deciso con i comuni di rinviare il pagamento della Tares a dicembre ma รจ comunque appunto un rinvio: la maggiorazione (rispetto a Tardu e Tia) di 30 cent a metro quadro, arriverร a conguaglio alla fine dell’anno.ย Le stime sulla Tares segnalano che, per le famiglie, il “differenziale rifiuti” rispetto alla pressione del 2012 si attesterร tra il 25 e il 30% della tassa, mentre per le aziende โ soprattutto commerciali e pubblici esercizi โ la Tares verrร pagata “in multiplo” rispetto alla Tarsu.
I Comuni, secondo la nuova norma, potrebbero decidere in modo autonomo il calendario dei versamenti, avendo cura solo di pubblicare la delibera 30 giorni prima della scadenza della rata.
