Un primo giro di tavolo sul cosiddetto “decreto incentivi” potrebbe esser al centro dei lavori del Consiglio dei Ministri che si terrà nella mattinata del 9 febbraio a Palazzo Chigi. In concreto – secondo quanto si è appreso – non sarà esaminato alcun testo di provvedimento ma sarebbe avviato un confronto politico per una valutazione da tener presente nella sua messa a punto. Anche alla luce degli incontri odierni del ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, a San Sebastian, dove è in corso il vertice informale dei ministri europei dell’Industria dedicato appunto al futuro del settore automobilistico.
Proprio a questo incontro, del resto, aveva fatto riferimento la scorsa settimana il sottosegretario allo Sviluppo Michelino Davico, rispondendo ad una interpellanza parlamentare sulla Fiat nella quale aveva parlato di “tempi stretti” per una decisione. Ma, in ogni caso, dopo il confronto europeo, non sarà il Consiglio dei ministri del 10 febbraio a decidere per il varo della misura. Uno dei nodi “tecnici” da sciogliere è infatti quello delle risorse disponibili e non è escluso che il tema sia al centro di un colloquio tra il ministro dello Sviluppo e quello dell’Economia.
In campo, infatti, oltre al settore auto ci sono le richieste di molti settori produttivi che chiedono interventi per stimolare la domanda.
Secondo quanto riporta Repubblica, nella bozza allo studio del Ministero dello Sviluppo Economico, gli incentivi chiesti dai produttori potrebbero venire dimezzati a 750 euro per chi rottama una euro 2 o precedente (per passare ad una euro 4 o 5), mentre rimarrebbero a 1.500 euro nel caso in cui l’auto nuova emetta meno di 115 grammi di CO2 al chilometro. In calo anche i bonus per chi acquista un’auto a Gpl, che passano a 1.000 o 1.500 euro a seconda delle emissioni, mentre potrebbero salire a 3.000 euro per l’acquisto di un’auto a metano o elettrica.
I contributi valgono anche per i veicoli commerciali e possono arrivare fino a 4.500 euro per il metano. Uno sconto del 10% sul prezzo del listino è in vista per chi sostituisce anche un motociclo euro 0 o 1 con uno euro 3, fino ad un massimo di 750 euro. Contributi di 500 o 800 andranno a chi modifica l’alimentazione della propria auto, passando rispettivamente al Gpl o al metano. Al momento, la durata degli incentivi è fissata fino al 30 giugno, anche se molto dipende dall’entrata in vigore del provvedimento.(ANSA).
