Il gruppo Indesit ha raggiunto oggi una ”intesa con il sindacato” sul piano di consolidamento della presenza industriale in Italia. Lo comunica l’azienda spiegando di aver anche assunto l’impegno ”a tutelare i 510 lavoratori coinvolti dal riassetto attraverso un ampio e innovativo piano sociale”. Per i dipendenti, con un impatto sugli stabilimenti di Brembate e Refrontolo, sono state già formalizzate 383 offerte di ricollocamento. Dopo sei mesi di confronto la prima intesa è stata formalizzata con ”un verbale d’incontro condiviso tra azienda e organizzazioni sindacali” oggi al ministero dello Sviluppo economico, con al tavolo anche il ministero del Lavoro, le regioni Lombardia e Veneto, le Provincie e le Unioni degli industriali di Bergamo e Treviso.
Le parti, spiega il gruppo di Fabriano, ”hanno concordato l’istituzione di un tavolo azienda-sindacato-istituzioni che dovrà essere operativo per tutto il periodo coperto dagli ammortizzatori sociali e che avrà il compito di gestire e sviluppare il processo di reindustrializzazione dei siti, favorendo l’ingresso di aziende terze in grado di assumere lavoratori in uscita, e di ricollocamento incentivato dei lavoratori presso altre aziende che potranno assumere a tempo indeterminato a costo zero per i primi 12-18 mesi”.
E’ anche ”previsto un incentivo per i dipendenti che sceglieranno l’esodo volontario”. Indesit ricorda che ”il piano Italia, presentato dall’azienda lo scorso 9 giugno, prevede investimenti in Italia per 120 milioni di euro destinati all’innovazione di prodotto e di processo diretti soprattutto a focalizzare la missione degli stabilimenti italiani del gruppo su produzioni ad alto contenuto tecnologico”.