Inflazione sopra il 3%, allarme tariffe

ROMA, 22 OTT – L'inflazione si portera' negli ultimi mesi dell'anno oltre il 3%, spinta dal ritocco dell'Iva e dai continui aumenti delle materie prime alimentari. E' la previsione di Unioncamere, che lancia l'allarme anche per le tariffe pubbliche, soprattutto locali. Le manovre estive hanno infatti sancito tagli a Regioni, Province e Comuni per un totale di 21 miliardi di euro, tanto da provocare con ogni probabilita' un incremento di tariffe e prelievi locali gia' a partire dall'inizio del 2012.

Secondo le stime dell'Osservatorio 'Prezzi e mercati' dell'Indis, Istituto dell'Unioncamere specializzato nella distribuzione dei servizi, ad ottobre il tasso di crescita dei prezzi dovrebbe portarsi al 3,3% per poi invertire la marcia in conseguenza della perdurante crisi dei consumi. A pesare, oltre all'Iva, saranno gli attesi ulteriori aumenti dei prezzi alla produzione dei generi alimentari, gia' cresciuti di oltre il 5% nell'ultimo anno. Negli ultimi dodici mesi, secondo le rilevazioni di Unioncamere presso la grande distribuzione, i prezzi alla produzione dei generi alimentari lavorati sono aumentati infatti del 5,5%. Contrariamente all'alimentare confezionato, i prodotti freschi, tra cui frutta e verdura, hanno avviato nelle ultime settimane una fase di rallentamento per effetto della maggiore disponibilita' sul mercato domestico. I rincari che hanno investito i prezzi alla produzione segnalano come le recenti tensioni non siano ancora state interamente riassorbite lungo la filiera produttiva, nonostante l'arretramento del ciclo internazionale, in particolare delle economie emergenti, abbia prodotto una minore pressione della domanda sui mercati a monte e l'arresto delle quotazioni internazionali delle principali materie prime. Le variazioni piu' importanti riguardano lo zucchero (+21% nell'ultimo anno), il caffe' (+19%), l'olio di semi (+18%), il parmigiano reggiano ed il grano padano (entrambi al 13%) e la farina di grano (+12%). Le anticipazioni indicano che i prezzi continueranno a crescere anche in autunno: aumenti sono attesi per alcuni beni di prima necessita', come la pasta, la carne bovina e la passata di pomodoro. Negli ultimi mesi del 2011 l'inflazione al consumo dei generi alimentari lavorati potrebbe portarsi cosi' oltre la soglia del 3%.

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