ROMA – Inps. Il Durc (regolarità contributi) parte dal 2008: rischio strage imprese. Una circolare Inps informa che il Durc (il certificato che attesta la regolarità dei contributi) vale a partire dal primo gennaio 2008. Significa che i controlli che attestano la regolarità contributiva soo retroattivi per 5 anni: qualora il Durc Interno dia parere negativo si blocca, specie per le imprese edili, ogni permesso, concessione, o comunque è nullo il titolo abilitativo a costruire.
Dopo la segnalazione, il titolare di Durc chiamato in causa ha solo 15 giorni di tempo per mettersi in regola con i contributi mancanti. Il blog di Beppe Grillo, a proposito della crescente mortalità delle imprese che con la crisi ha raggiunto picchi vertiginosi, pubblica un appello di “Rete Si – Salviamo l’Italia” a difesa delle settore edile che rischia altre drammatiche chiusure e una nuova emorragia di posti di lavoro, per restringere la durata della retroattività del Durc e garantire più tempo alle imprese stesse per regolarizzarsi.
La ragione è insita proprio nei drammatici effetti della crisi, con molti imprenditori costretti a scegliere tra pagare gli stipendi e ottemperare agli obblighi contributivi per restare in piedi. Rete Si paventa l’imminente chiusura dell’80% delle imprese edili rimaste, segnalando l’impossibilità di far fronte agli obblighi.
Rete Si – Salviamo l’Italia sottolinea l’ovvia importanza della regolarità contributiva, ma anche l’importanza che le Pmi rimangano attive e possano continuare a lavorare e chiede quindi: – la sospensione della richiesta di pagamento di tutti gli arretrati in 15 giorni, – una moratoria di 2 anni di quest’importi, dando così la possibilità alle Pmi di superare questo momento di forte crisi senza chiudere – la ripresa dei pagamenti degli arretrati tra due anni ad un tasso di interesse calmierato Riteniamo infine che sia arrivato il momento per una revisione completa delle leggi che regolano il DURC. (Appello di Rete Si – Salviamo l’Italia)
