Addio Pin, da oggi primo ottobre si accede ai servizi online dell’Inps tramite Spid. Lo prevede il decreto legge Semplificazione e innovazione digitale. Ma niente panico: per gli anziani o chi fosse sprovvisto di identità digitale è prevista la figura del “delegato Spid”.
Da oggi, dunque, non è più possibile utilizzare il Pin rilasciato in precedenza dall’ente previdenziale, con la sola eccezione di quelli rilasciati ai residenti all’estero non in possesso di un documento di riconoscimento.
Si accede ai servizi Inps attraverso Spid (Sistema pubblico di identità digitale), Cie (Carta di identità elettronica) e Cns (Carta nazionale dei servizi). I professionisti e le imprese possono invece continuare a utilizzare anche il Pin, che però sarà definitivamente abbandonato entro il 31 dicembre 2021.
Già dallo scorso 16 agosto è prevista la possibilità di avere un delegato Spid. Chi non può autonomamente accedere ai servizi online dell’Inps, pur essendo munito di Spid, può delegare a farlo una persona di sua fiducia. La delega dell’identità digitale è anche lo strumento attraverso il quale i tutori, i curatori, gli amministratori di sostegno e gli esercenti la potestà genitoriale possono esercitare i diritti dei rispettivi soggetti rappresentati e dei minori.
La richiesta può essere effettuata direttamente dal delegante recandosi in uno degli uffici territoriali dell’Inps esibendo il modulo di richiesta di registrazione della delega dell’identità digitale, ossia il modello AA08 scaricabile dal portale www.inps.it accompagnato da una copia del documento di riconoscimento.
L’operatore Inps, dopo aver accertato l’identità del richiedente, provvederà a registrare la delega nel sistema. Il delegato e il delegante, se hanno un’email o un numero di cellulare, riceveranno una notifica di conferma.
Oltre al delegante possono richiedere la registrazione della delega anche altre persone nei seguenti casi: