Intesa Sanpaolo, accordo coi sindacati sui 600 esuberi

Intesa Sanpaolo, accordo sui 600 esuberi coi sindacati

TORINO – C’è l’accordo fra Intesa Sanpaolo e i sindacati per la gestione di 600 esuberi, dovuti a riorganizzazione e chiusura di società del gruppo. Uscite con incentivi al pensionamento e all’accesso volontario al fondo di settore. La banca farà circa 70 assunzioni a tempo indeterminato, lo stesso numero di chi andrà  in pensione.

L’accordo è stato firmato giovedì sera, a Roma, da Fabi, Fiba-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca, Dircredito, Sinfub, Uglcredito con la delegazione di Intesa Sanpaolo, guidata dal chief operating officer Francesco Micheli I 600 esuberi dichiarati dalla banca – la procedura è  stata avviata il 20 marzo scorso – derivano da trattative nel gruppo relative a fusioni o accorpamenti di societa’, effettuate a partire dal 2012: la scissione di Ibiis, Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo (43), la costituzione Casse Risparmio Umbria (42), la scissione parziale di attivita’ di credito al consumo Neos Finance a favore di Intesa Sanpaolo Personal Finance (246), Banca Adriatico (53) e il comparto amministrativo centrale del Consorzio (200).

La platea interessata all’accesso volontario e incentivato al fondo di settore è di circa 570 lavoratori che matureranno la finestra pensionistica dal 31 dicembre, entro il 30 settembre 2017. I lavoratori avranno un incentivo che ha una base del 10% della retribuzione annua lorda e ulteriori aumenti economici rispetto a coloro che escono prima del compimento di 62 anni. Una novità è la possibilità di restare al lavoro sei mesi in più con una riduzione di stipendio per 12 giorni al mese pagata al 60% prima di accedere al fondo esuberi di settore: questo permette quindi di rimanere in servizio e ritardare di sei mesi l’entrata nel fondo con un assegno mensile inferiore allo stipendio mensile percepito.

I dipendenti che matureranno la pensione entro quest’anno sono circa 70 secondo la banca, mentre i sindacati ritengono che la platea interessata sia circa un centinaio.

”La Banca – spiegano i sindacati – ha accolto la nostra richiesta di dare un segnale sul fronte di nuova occupazione a tempo indeterminato. Le assunzioni, saranno pari alle uscite dei dipendenti gia’ pensionabili, saranno effettuate attraverso l’utilizzo del Fondo Occupazione del settore bancario, al quale i lavoratori contribuiscono versando una giornata di lavoro”.

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Emiliano Condò