Riparte il confronto tra le fondazioni socie di Intesa Sanpaolo.
Questo sarĆ infatti il tema sul tavolo dell’incontro al vertice che si terrĆ oggi, 21 gennaio, tra gli enti che siedono come soci stabili dell’istituto di credito. Oltre a questo nodo dovrĆ essere affrontato anche il tema delle liste per il rinnovo del consiglio di sorveglianza. Per la prima volta in una grande banca ci sarĆ una votazione con il sistema proporzionale “puro”. Sul risultato dovrebbe pesare la variabile della presenza all’assemblea.
Il percorso ĆØ quello annunciato giĆ alla fine di novembre da Angelo Benessia, presidente della Compagnia di San Paolo, primo socio con quasi il 10%.
Ā«La prioritĆ ĆØ la definizione del modello di banca – aveva chiarito l’avvocato torinese – Le fondazioni non devono entrare nella gestione, ma far sentire la loro voce con la necessaria discrezione quando si disegna la macchina, la scelta delle persone viene dopo: non ĆØ una questione di potere. Per questo concordo con Bazoli e condivido la certezza che un’intesa sul direttore generale sia immancabileĀ».
E se per lo stesso Bazoli sul tema Ā«non risulta nulla di nuovoĀ», secondo uno dei partecipanti al summit, c’ĆØ Ā«la necessitĆ di operare in tempi molto rapidiĀ», tanto nella riflessione sulla Ā«questione fondamentale del radicamento nel territorio, sviluppo peraltro condiviso e promosso dai vertici della bancaĀ», quanto nell’individuare una figura Ā«dedicataĀ», un (secondo) direttore generale Ā«che può anche essere trovato all’internoĀ».
Poi dovrĆ essere affrontato il tema delle liste per il rinnovo del consiglio di sorveglianza, l’organo che poi nomina il consiglio di gestione. Per la prima volta in una grande banca italiana, le liste saranno votate con il sistema proporzionale puro. Sul risultato peserĆ , quindi, la variabile dell’affluenza in assemblea.
