Investimenti 2010: i consigli per i risparmiatori

Il 2010 dei mercati si apre all’insegna di un’insolita sicurezza sui tassi di interesse, che non possono più scendere ma solo salire, e di una grande incertezza sui tempi e sugli effetti del ritorno alla normalità, dopo la prima recessione mondiale.

Che cosa succederà alle azioni? L’idea più condivisa è che i listini, favoriti dagli stimoli economici e dal costo del denaro ancora fermo, saliranno.

A guidare la pattuglia sempre i titoli ciclici, purché dotati di free cash flow, utili visibili e debiti leggeri. Tra i meriti per finire nella lista delle azioni dell’anno fa  gran punteggio avere una vasta quota di fatturato nei paesi emergenti, il nuovo motore dell’economia in convalescenza.

Goldman Sachs e Jp Morgan, che sono tra i più ottimisti, immaginano un +20-25% per i listini d’Europa impegnati a valorizzare il ritorno dei profitti, cioè un risultato analogo a quello che chiude l’anno in corso. I prudenti dicono che i listini saliranno meno (10-15%) e con un ritmo più lento. Il pessimismo cosmico calcola invece crolli del 30-40%.

Non sarà invece facile la vita degli investitori in bond. I depositari dell’unica certezza (i tassi non possono scendere) nel 2009 hanno guadagnato molto, soprattutto se hanno avuto il coraggio di acquistare le emissioni societarie nel momento peggiore, dopo la tempesta scoppiata nell’autunno 2008. Adesso i risparmiatori hanno davanti lo scenario inverso: rendimenti destinati a salire, prezzi condannati a scendere. Per rimanere a galla bisogna giocare ancora sulle scadenze brevi per non ingessare il portafoglio con emissioni lunghe che si svaluterebbero non appena la Bce alza i tassi.

Soddisfazioni sempre più magre per i fan della liquidità. Strappare il 2% è diventata un’impresa ardua: il numero si raggiunge solo con le promozioni dei depositi on line, vincolando il denaro per almeno sei mesi.

L’incertezza aiuta a sviluppare le idee: ecco i pareri di alcuni specialisti.

Gli analisti di Morgan Stanley sono tiepidi sulle prospettive dei mercati azionari europei (-5%), molto ottimisti sul ritorno degli utili che faranno un balzo del 35%. I titoli da seguire? Quelli con il passo veloce, armati di scudo anti inflazione e direttamente collegati alla crescita delle nuove economie.

Gli analisti di Deutsche Bank sono piuttosto prudenti. La convinzione, condivisa con altri attori del mercato, è che i prossimi 12 mesi siano da giocare all’insegna di scelte mirate, alla ricerca di una qualità sopra la media per le società da infilare nel portafoglio. Qualche esempio? Acerinox, Atlas, Copco, British Gas, Credit Suisse, L’Oreal, Nestlè, Tesco, Telenet.

Gli economisti di Jp Morgan sono decisamente positivi: il 2010 sarà un anno di tori, le borse del vecchio continente faranno di nuovo boom. Con un guadagno finale del 20%. I titoli vincenti? Rimangono quelli più ciclici con 27 nomi-bandiera in passerella da Alcatel Lucent a Wood Group, da Carrefour a Unilever.

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