Tasse: 29 mln italiani non paga un euro, 18 mln pagano 13 euro al mese (Foto d'archivio Ansa)
Irpef ad personam… andiamo con ordine. In Germania l’Irpef non è come da noi. Noi, infatti, paghiamo l’Irpef per scaglioni.
Ovvero: tutti quelli che stanno dentro una determinata fascia di reddito pagano la stessa aliquota.
In Germania no.
In Germania il sistema è diverso.
Spiega Repubblica: “C’è una no tax area, più o meno come in Italia, fino a 9000 euro.
Poi fino a 54.949 euro si prevede un’unica maxi aliquota variabile al crescere del reddito che in Germania varia dal 14% al 42%”.
Il sistema tedesco è quindi più proporzionato al reddito con meno salti di aliquote.
Per esempio chi ora si trova appena dentro un’aliquota col sistema tedesco pagherebbe molto meno.
A guadagnarci sarebbero i redditi medio bassi. Per la fascia di redditi tra i 15 mila e i 20 mila euro infatti ci sarà un taglio dell’aliquota media di circa 2 punti percentuali, intorno ai 40 mila euro il risparmio sarà di circa 3 punti, oltre i 70 mila le cose rimarranno più o meno uguali.
Tu guadagni 32mila l’anno? Tot tasse. Tu guadagni 35mila? Tot tasse. A calcolare il tutto una formula matematica.
L’idea, l’idea dell’Irpef alla tedesca, piace al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, al Partito Democratico e a Liberi e Uguali ma non piace invece a Italia Viva e al Movimento Cinque Stelle.
Per ora quindi l’intesa sembra lontana.
Il no di Italia Viva
“Italia viva – dice Luigi Marattin, presidente della commissione Finanze della Camera e responsabile dei dossier economici per Italia viva – ha detto in tutti i modi che non è d’accordo sul sistema tedesco.
Vorrebbe fare questa discussione nelle riunioni e nei seminari (con numeri e idee), ma se proprio si insiste a volerla fare sui giornali, a noi va bene lo stesso”.