ROMA – L‘indice di fiducia delle imprese italiane crolla dal 78,5% di marzo 2013 al 74,6% ad aprile 2013. Si tratta del livello più basso registrato dal 2003, data di inizio delle serie storiche dell’Istat. Il ‘pessimismo’ avanza nel settore manifatturiero, dei servizi di mercato e delle costruzioni, mentre nel commercio al dettaglio la fiducia migliora.
In particolare, le imprese dei servizi di mercato fanno registrare il dato più basso dall’avvio della rilevazione (sempre gennaio 2003), con l’indice che passa a 68,2 da 73,6. Nel comparto peggiorano i giudizi e, meno sensibilmente, le attese sugli ordini. Inoltre, calano anche le aspettative sull’andamento dell’economia in generale.
Quanto alle imprese manifatturiere, la fiducia scende da 88,6 di marzo a 87,6. Nel dettaglio, le previsioni di produzione e le valutazioni sugli ordini peggiorano. Risulta poi in flessione anche l’indice del clima di fiducia delle imprese di costruzione, che diminuisce da 79,8 di marzo a 78,2. I giudizi sugli ordini e piani di costruzione migliorano leggermente, invece le attese sull’occupazione peggiorano.
Nell’unico comparto che si salva, il commercio al dettaglio, l’indice aumenta da 75,4 di marzo a 77,4, in rialzo sia nella grande distribuzione sia, in misura più lieve, nel canale tradizionale.
