BERGAMO – Italcementi chiude 9 stabilimenti in Italia, ma stanzia 150 milioni di euro per lo stabilimento di Rezzato. Giovanni Battista Ferrario, direttore generale del gruppo Italcementi, lo ha annunciato all’assemblea degli azionisti a Bergamo la mattina del 17 aprile. Gli stabilimenti produttivi saranno ridotti da 17 a 8. Il gruppo Italcementi fa capo alla famiglia Pesenti, che ha deciso di orientare gli investimenti sui paesi emergenti quali Thailandia, India e Marocco. Buona la produzione industriale negli Stati Uniti a partire dal 2013.
Ferrario ha spiegato il piano di razionalizzazione dei costi, che prevede ”efficienze per 110 milioni, in gran parte in Italia, dove gli stabilimenti saranno ridotti da 17 a 8 unità. Il piano continua e stiamo aumentando rispetto agli obiettivi che ci siamo dati”.
Carlo Pesenti, consigliere delegato, ha aggiunto che dopo gli interventi realizzati recentemente e Calusco, Bergamo,e a Matera, il gruppo si sta apprestando ad investire fino a 150 milioni di euro per il ‘revamping’ della cementeria di Rezzato, in provincia di Brescia.
Pesenti ha dichiarato: “Costruiremo impianti nuovi e sofisticati e si tratta di investimenti che avranno un impatto sul margine operativo lordo di circa 30 milioni a regime”. In generale il gruppo punta ad aumentare il tasso di utilizzo degli impianti e ad incrementare ”il piano di riduzione dei costi fissi attraverso gli interventi sulle strutture centrale e sulla rete commerciale” spiegano Giampiero e Carlo Pesenti.
