ROMA – Italia sul banco di prova dei mercati internazionali. Dopo la scure di Standard and Poor’s che ha abbassato martedì sera il nostro rating sovrano a BBB da BBB+, gli operatori attendono col fiato sospeso l’esito dell’emissione di Bot in programma in mattinata.
Già stabilito da calendario, il Tesoro mette in asta Bot flessibili a 160 giorni per un importo pari a 2,5 miliardi di euro e Bot a 1 anno per un totale fino a 7 miliardi. Sul mercato saranno dunque riversati titoli di stato per un totale di 9,5 miliardi di euro. Ma con il taglio del rating italiano si dovrà vedere se gli operatori rimarranno impermeabili ai nuovi risvolti o ripiegheranno piuttosto in una parziale fuga dai titoli di stato italiani per paura di un investimento divenuto meno sicuro. Altra cartina di tornasole sarà giovedì prossimo, 11 luglio, quando è fissata un’asta di titoli a medio-lungo termine, con Btp a 3 e 30 anni fino a 5 miliardi di euro. Mentre un successivo nuovo test sui mercati si terrà il 23 luglio, quando sarà la volta dell’emissione di Ctz e di Btp indicizzati all’inflazione.