ROMA – Irpef giù di un punto e Iva su di un punto: dalla maratona del Consiglio dei Ministri sulla legge di stabilità alla fine spunta un compromesso. Servivano 10 miliardi per scongiurare l’aumento dell’Iva dal 21 al 23%, quello che Monti aveva definito una “tragedia”. E’ arrivato qualcosa di diverso: un aumento dimezzato, un piccolo calo della “tassa per eccellenza”, l’Irpef, e una serie di misure su sanità e pensioni.
“Oggi possiamo vedere e toccare con mano che la disciplina di bilancio paga e conviene perchè ci ha consentito di non dover rincorrere di continuo la congiuntura” e che “ci si può permettere qualche moderato sollievo» come «un inizio di riduzione dell’Irpef”. Così il premier Mario Monti in conferenza stampa a margine del consiglio dei ministri. “Speriamo che gli Italiani vedano in queste decisioni prese nella legge di stabilità , che non sono modificazioni della rotta, che questa stessa rotta ha un senso”.
CALA L’IRPEF – Arriva il primo calo delle tasse, che toccherà tutti. Viene ridotta l’aliquota sul primo e sul secondo scaglione: dal 23 scende al 22%, dal 27 al 26%. Il costo per la riduzione della prima aliquota, che si applica su tutti i redditi, è di 4 miliardi, quello del secondo scaglione vale un altro miliardo. Sotto i 7.500 euro, che è la soglia di no tax area, non accade nulla. Tutelati anche i redditi fino a 15.000 euro che non verranno toccati nemmeno nelle detrazioni e nelle deduzioni. Sopra questa soglia, invece, si riduce l’aliquota Irpef, dal 23 al 22% ma scattano i tagli alle agevolazioni fiscali: arriva un tetto di 3.000 euro alle detrazioni e per molte deduzioni (ma non su quelle per la sanità ) viene introdotta una omogeneizzazione, con una franchigia di 250 euro. Le pensioni di guerra e di invalidità saranno assoggettate all’Irpef, ma non sotto i 15.000 euro.
STOP A META’ PER AUMENTO IVA – Non viene eliminato il previsto aumento Iva di due punti, che sarebbe scattato dal primo luglio 2013. L’aumento viene solo frenato a metà : l’Iva salirà di un solo punto: dal 10 all’11% e dal 21 al 22%.
TOBIN TAX – Le risorse della legge di stabilità saranno reperite, oltre che con la spending review, anche con la Tobin Tax e con una revisione delle “tax expenditures”.
BANCHE E ASSICURAZIONI – Sale dallo 0,35 a 0,50% l’acconto sulle riserve tecniche delle assicurazioni. Lo ha spietato il Ministro dell’Economia, Vittorio Grilli. La norma prevede che nel 2014 il prelievo riscenda allo 0,45%. Vengono posticipate di 5 anni le deduzioni riconosciute alle banche per il maggior valore riconosciuto al riallineamento per l’imposta sostitutiva.
SCONTI FISCO PER FONDO TAGLIO DEBITO – Arriva la possibilità di fare erogazioni liberali al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato e usufruire di uno sconto fiscale pari al 19% dell’imposta lorda.
IMU CHIESA – Il governo ha modificato il testo della legge riguardante l’Imu per gli immobili non commerciali e quindi anche della Chiesa in modo da definire il quadro regolatorio ”in tempo per il periodo annuale di imposta” che decorre dal 1 gennaio 2013.
STATALI, NIENTE AUMENTO IN BUSTA PAGA – Confermato il blocco dei contratti fino al 2014. Per il 2013-2014 non sara’ erogata neanche l’indennità di vacanza contrattuale. L’indennità di vacanza contrattuale tornerà nel 2015 calcolata sulla base dell’inflazione programmata.
SALARIO PRODUTTIVITA’ – Gli aumenti salariali aziendali saranno tassati nel 2013 al 10% entro il limite di 3.000 euro lordi, per una spesa di oltre un miliardo nel 2013 e poco meno della metà nel 2014.
STRETTA ASSISTENZA DISABILI – Stretta sui permessi previsti dalla legge 104/1992 per il disabile o per la cura di parenti affetti da handicap. La retribuzione per i giorni di permesso (tre al mese) scende al 50% a meno che i permessi non siano fruiti per le patologie del dipendente stesso della P.A o per l’assistenza ai figli o al coniuge. Sono esclusi dal pagamento intero quindi i permessi fruiti per prendersi cura dei genitori disabili.
SANITA’ – Taglio di 1,5 miliardi al fabbisogno sanitario nazionale, grazie a una ulteriore riduzione della spesa per l’acquisto di beni, servizi e dispositivi medici.
STOP AFFITTI E ACQUISTI AUTO E IMMOBILI – Stop all’affitto e all’acquisto di nuovi immobili da parte di tutte le amministrazioni pubbliche. Ma anche all’acquisto e il leasing di autovetture. Prevista una stretta anche per l’acquisto di arredi e per le spese di consulenze informatiche.
TAGLI A REGIONI, RISORSE A COMUNI IN DIFFICOLTA’ – Vengono aumentati di 1 miliardo i tagli lineari previsti dalla prima spending review per le regioni a statuto speciale. Arrivano poi 160 milioni alla Campania e circa 130 milioni per il Fondo per i comuni in condizioni di predissesto.
ESODATI – Arrivano 100 milioni per gli Esodati. Si attingerà dal Fondo Letta.
UNIVERSITA’ – Il budget delle Università potrà crescere del 3% all’anno.Per alcuni enti di ricerca la percentuale sale al 4.
BENI DEMANIO – Ok alla vendita dei beni demaniali attraverso fondi immobiliari.
TAV E TRASPORTO – Quasi 800 milioni di euro per finanziare studi, progetti, attività e lavori. 1,6 miliardi a partire dal 2013 per il trasporto pubblico locale. 800 milioni di euro sono invece stanziati per la RFI e 300 milioni per l’Anas. 300 invece i milioni di penalità per lo stop al Ponte di Messina.
COMMISSARIO ANTICORRUZIONE – Presiederà la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche. Sarà a costo zero.
PATRONATI A DIETA – Taglio ai patronati di 30 milioni di euro nel 2014 e di altri 30 milioni nel 2015.
QUOTE LATTE – Torna sotto la gestione di Equitalia la riscossione delle multe per lo sforamento delle quote latte.
CIELI BUIÂ – Per riuscire a risparmiare le notti saranno meno ricche di illuminazione artificiale.
