ROMA – Nei primi due mesi del 2015 le persone assunte a tempo indeterminato con gli sgravi contributivi previsti dalla legge di stabilità sono state 275.000. A dare i numeri è la Fondazione consulenti del Lavoro che confermerebbe l’effetto Jobs Act sbandierato dal presidente dell’Inps, Tito Boeri, che ha parlato di 76 mila imprese che hanno fatto richiesta di decontribuzione per assunzioni a tempo indeterminato.
Grazie al Jobs Act, infatti, è possibile assumere a tempo indeterminato con una decontribuzione. Il riferimento è alla possibilità di non versare i contributi (fino a un tetto di 8.060 euro) previdenziali per tre anni, per le assunzioni a tempo indeterminato avvenute nel corso del 2015,
Nell’80% delle assunzioni, calcolano i consulenti, si è trattato di una stabilizzazione di un rapporto di lavoro precario. Spiega il presidente della Fondazione, Rosario De Luca:
”A fronte di 76.000 aziende che hanno richiesto il codice di autorizzazione per godere dell’esonero contributivo triennale sono circa 275.000 i lavoratori che sono stati assunti con il contratto di lavoro a tempo indeterminato nel periodo gennaio e febbraio 2015 dai consulenti del lavoro.
Di questi, circa l’80% sono stabilizzazioni di collaborazioni a progetto, contratti a termine e partite Iva. Mentre un altro 20% riguarda nuove assunzioni e dunque incrementi occupazionali”.