NEW YORK – L’Italia ha beneficiato dello sviluppo nel mondo di Fiat, senza il quale non esisterebbe Fiat-Chrysler. E il Lingotto è un gruppo che è ”anche italiano, anche americano, anche brasiliano e anche cinese. Non esiste una cultura predominante”. Il presidente di Fiat John Elkann, a New York per ricevere un premio della ‘Fondazione NY’, definisce Fiat e Chrysler un ”esempio di come siano importanti le relazioni fra Italia e Stati Uniti”, mettendo in evidenza come il gruppo ha in Asia, da dove è appena rientrato, una ”fortissima capacità di sviluppo in un territorio che non appartiene né a una né all’altra”.
Un altro esempio è l’enorme sviluppo di Jeep fuori dal mercato nord americano. In un video di presentazione, Elkann ricorda il nonno Gianni Agnelli e il fatto che avesse lavorato a un accordo con Chrysler già negli anni 80. Un’intesa che, 30 anni dopo, si è realizzata e di cui Agnelli ”sarebbe orgoglioso”.
Il presidente di Fiat riceve il premio durante un gala alla Morgan Library, la famosa libreria che J. P. Morgan Jr rese pubblica. A consegnarlo la ‘Fondazione Ny, voluta dal presidente dell’Istituto italiano di Cultura Riccardo Viale e presieduta da Massimo Vignelli, e che ha come obiettivo quello delle relazioni fra Italia e Stati Uniti sulla base dello scambio di giovani talenti nel campo dell’arte e delle scienze umane.
Elkann, premiato insieme all’architetto Richard Meier, ringrazia del premio organizzando un tavolo di talenti italiani, ragazzi italiani under 40 che hanno avuto successo e che hanno dimostrato grandi potenzialità. Fra questi siedono star di vari settori, da Francesco Guerrera, capo redattore sezione Money and Investing del Wall Street Journal, a Luca Colanghi, Phd in neuroscienze alla Columbia University. In totale 12 talenti che – scherza Elkann – hanno comunque ricevuto ”solo l’invito”. ”Sono molto onorato del premio che ricevo” mette in evidenza Elkann, inserendo anche l’amministratore delegato di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne, fra i talenti che hanno un riflesso positivo sull’Italia. Così come ha un effetto positivo sull’immagine dell’Italia la campagna pubblicitaria di Chrysler, che ha ”migliorato tantissimo la percezione” del Paese.