I lavoratori della Berco, storica industria italiana del settore metalmeccanico, hanno scoperto quello che giĆ si aspettavano. Il piano di ristrutturazione rivelato dai vertici dellāazienda presenta un cospicuo numero di esuberi di personale. Circa 700 operai, secondo le stime presentate alla riunione con le parti sociali, rischiano il posto di lavoro. Di questi 450 lavorano nel sito di Copparo, in provincia di Ferrara, culla della Berco, mentre altri 250 sono dispiegati tra Busano Canavese (Torino) e Castelfranco Veneto (Treviso).
I sindacati hanno manifestato la loro opposizione al piano di ristrutturazione. Secondo le sigle sindacali, il rilancio di Berco passa attraverso una specializzazione degli stabilimenti. Nel contempo, la marca italiana pensa ad un piano di penetrazione industriale in India ed in Cina. In ogni caso, se il mercato americano non riprenderĆ a tirare, sono tutti concordi nel ritenere che sarĆ difficile raggiungere i livelli di produzione pre-crisi.
«à stato un incontro interlocutorio ā ha affermato Mario Nardini della Fiom-Cgil ā la strada per arrivare al 4 maggio ĆØ ancora lunga. Sul piano ci sono delle incertezze che dovranno essere risolte. Lāazione che stiamo facendo ĆØ proprio quella della chiarezza. Non possiamo partire dal fatto che qualche stabilimento ha maggiori certezze rispetto ad altri. Abbiamo chiesto chiarezza sul piano e la specializzazione degli stabilimentiĀ».
Il 4 maggio ĆØ la data in cui scatterĆ la Cassa Integrazione straordinaria per qualche centinaio di dipendenti. I sindacati, attraverso la voce di Riccardo Gallottini della Uilm-Uil rivendicano che Ā«allāinterno dei due anni di cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione non ci dovranno essere licenziamenti ma solo prepensionamenti e dimissioni volontarieĀ».
Una nuova riunione tra i dirigenti e i sindacati ĆØ prevista per il 10 marzo.