La più grande banca della Gran Bretagna trasferisce il suo amministratore delegato a Hong Kong. La partenza di Mike Geoghegan della Hsbc rischia di avere ripercussioni importanti nel mercato finanziario del Regno Unito, perché arriva proprio mmmentre il governo sta tentando in tutti i modi di convincere le imprese che la City è ancora un centro nevralgico per la finanza mondiale, ovviamente nella speranza di poter ancora contare sulle stesse ingenti entrate fiscali del passato.
La decisione della Hsbc, inoltre, potrebbe non rimanere isolata: anche altre banche potrebbero decidere di spostare i loro amministratori allāestero, soprattutto per evitare che la politica prenda di mira i super-bonus dei manager. La decisione su Geoghegan, infatti, arriva proprio la chiusura del G20 di Pittsburgh, dove i leader europei hanno affermato allāunisono che, fra gli insegnamenti che la crisi globale ha lasciato in ereditĆ , cāĆØ anche la necessitĆ di mettere un freno ai guadagni dei banchieri.
Non ĆØ dāaccordo Stephen Green, il presidente del colosso Hsbc: Ā«La veritĆ ĆØ che la Cina e tutto lāOriente stanno diventando il vero luogo chiave per la finanza mondiale. Due terzi dei nostri profitti, e le previsioni sono anche più positive, provengono da quella regione e dal Medio Oriente. Non vogliamo voltare le spalle a Londra ā sostiene Green ā ma ĆØ solo un prendere atto che lāeconomia globale sta cambiando e che noi dobbiamo adeguarciĀ».
La partenza di Geoghegan pare solo lāinizio: anche se la Hsbc ha 50mila dipendenti in Gran Bretagna, potrebbe a breve trasferire verso Est molte delle sue attivitĆ , anche se per ora ha fatto sapere di voler mantenere la sede legale a Londra e pagare le tasse in patria.
