
ROMA – La laurea? In Italia non conviene.ย LโItalia ha il piรน basso tasso di occupazione per laureati, pari a quello della Grecia. Dice lโOcse che nel 2014, solo il 62% dei laureati made in Italy tra i 25 e i 34 anni aveva unโoccupazione, contro una media dellโ82%.
Forse, per lavorare, รจ meglio stare lontani dalle universitร . “Una provocazione purtroppo per certi versi molto vera โ ammette Luigi Campiglio, professore di Economia alla Cattolica di Milano โ abbiamo un problema di occupazione: con il Jobs Act le aziende hanno assunto, ma in modo limitato. Come dargli torto, dopotutto, vista la condizione economica”.
“Il punto โ riflette Michele Pellizzari, professore di economia allโUniversitร di Ginevra, con un passato alla Bocconi di Milano, giร economista proprio presso la stessa OCSE โ รจ che lโinvestimento in istruzione in Italia non ripaga tanto quanto negli altri Paesi e questo ha delle conseguenze in primis sullโemigrazione dei cervelli, in secundis sulla diseguaglianza sociale”.
“ร chiaro che non sempre il rendimento รจ parametrato al merito โ chiarisce Campiglio โ anche se, avere retribuzioni con differenziali meno elevati, significa anche avere disparitร sociali meno forti. Non stupisce, ad esempio, che la Cina o il Messico siano agli estremi opposti nรฉ tantomeno che gli Stati Uniti abbiano il differenziale piรน ampio tra tutti i Paesi occidentali”.
“Si potrebbero fare molti ragionamenti in merito โ riflette da Ginevra, Pellizzari โ a partire dalla contrattazione collettiva: fino a che in Italia resteremo cosรฌ tanto legati a questo modello, daremo poco spazio ai singoli. Decentralizzare le decisioni, non solo a livello geografico ma anche in riferimento alle qualifiche dei lavoratori puรฒ essere invece un meccanismo incentivante”.
“LโUniversitร ha molti problemi, certo, ma non possiamo dire che non dia una buona preparazione. โ frena Campiglio โ Le imprese potranno anche lamentarsi di una mancanza di praticitร dei giovani ma questo non รจ un compito che spetta allโistruzione. Il lavoro si impara facendo”.
