
(foto d'archivio Ansa)
Nella Pubblica Amministrazione, secondo i calcoli della Cgia di Mestre, gli sprechi arriverebbero alla cifra monstre di 180 miliardi di euro. Piรน o meno il doppio dell’evasione fiscale attestata poco sopra gli 80 miliardi. I numeri da incubo: tra le principali inefficienze il costo annuo sostenuto dalle imprese per la gestione dei rapporti con la burocrazia, pari a 57,2 miliardi; i debiti commerciali della Pa nei confronti dei fornitori per 49,5 miliardi; la lentezza della giustizia, che costa al sistema Paese 2 punti di Pil pari a 40 miliardi; inefficienze e sprechi nella sanitร per 24,7 miliardi all’anno; del trasporto pubblico locale sprechi per 12,5 miliardi all’anno.
La nota della Cgia
“Sia chiaro – precisa la Cgia -: questo non significa che in presenza di tanti sprechi l’evasione sia giustificata. Ci mancherebbe. Significa invece che l’evasione fiscale rappresenta un cancro per la nostra economia e che va debellata. Ma con la stessa determinazione dobbiamo eliminare anche le inefficienze che, purtroppo, caratterizzano negativamente le performance della nostra macchina pubblica”.
Dalla Cgia tengono a precisare che “sarebbe sbagliato generalizzare e non riconoscere anche i livelli di eccellenza che caratterizzano molti settori della nostra Pa, come, ad esempio, la sanitร nelle regioni centro-settentrionali, il livello di insegnamento e di professionalitร presenti in molte Universitร -enti di ricerca e la qualitร del lavoro effettuato dalle forze dell’ordine”.
“E’ bene chiarire – puntualizza inoltre la nota – che la comparazione tra evasione e sprechi non ha alcun rigore scientifico: infatti, gli effetti economici delle inefficienze pubbliche che si ‘scaricano’ sui privati sono di fonte diversa, gli ambiti in molti casi si sovrappongono e, per tali ragioni, non sono addizionabili. Detto ciรฒ, il ragionamento ha tuttavia una sua fondatezza logica: nonostante ci sia tanta evasione, una Pa poco efficiente causa ai privati danni economici nettamente superiori. E’ altresรฌ chiaro a tutti che se recuperassimo una buona parte delle risorse nascoste al fisco, la nostra macchina pubblica avrebbe piรน risorse, funzionerebbe meglio e, forse, si potrebbe ridurre il carico fiscale. Ma รจ altrettanto plausibile supporre che se si riuscisse a tagliare sensibilmente le inefficienze presenti nella spesa pubblica, il Paese ne trarrebbe beneficio e, molto probabilmente, l’evasione e la pressione fiscale sarebbero piรน contenute. Non a caso molti affermano che la fedeltร fiscale sia inversamente proporzionale al livello delle tasse a cui sono sottoposti i propri contribuenti”.
Una conclusione che, sottolinea la nota dell’ufficio studi “non appare per nulla scontata, poichรฉ una buona parte dell’opinione pubblica ha da un lato una forte sensibilitร verso il tema dell’evasione, ma dall’altro avverte in misura meno preoccupante gli effetti degli sprechi, degli sperperi e delle inefficienze della Pa”.
