L’Ue interviene sulla situazione dei conti pubblici in Italia, definita senza giri di parole «insostenibile a lungo termine». Col nostro paese figurano nella lista nera stilata dalla Commissione europea anche Francia, Ungheria, Polonia e Portogallo.
L’insostenibilità dei conti è grave anche senza considerare eventuali incrementi della spesa per le pensioni. La Ue insiste perchè l’Italia avvii rapidamente un’azione di risanamento per «garantire una stabile riduzione del suo molto alto livello di indebitamento», destinato a raggiungere nel 2010 il 116%, un tetto mai toccato dalla nascita dell’euro.