Lavoro, Bersani: “Sì all’indeterminato più flessibile”

Lavoro, Bersani: "Sì all'indeterminato più flessibile"Lavoro, Bersani: "Sì all'indeterminato più flessibile"
Bersani (LaPresse)

ROMA – “Va bene un contratto a tutele progressive, ma questo non può valere solo per i nuovi contratti come è stato detto. Così si andrebbe nella direzione di aumentare la segmentazione del mercato del lavoro”. A dirlo è Pier Luigi Bersani in un’intervista al Sole 24 Ore.

“Il contratto a tutele crescenti – aggiunge l’ex segretario del Pd – dovrebbe quindi sostituire gran parte dei contratti esistenti, riducendo a tre-quattro le altre tipologie”.

La reintegra?

“Possiamo pensare a una maggiore flessibilità, su questo sono apertissimo, anche sull’articolo 18 si può tornare a intervenire cercando di farlo funzionare meglio, ma alla fine la reintegra deve rimanere”.

La flessibilità, dice Bersani, è

“nelle tutele crescenti. In un periodo iniziale l’imprenditore ha più facoltà di interrompere il rapporto di lavoro, passati due-tre-quattro anni non più”. “Mi rendo conto che l’applicazione dell’articolo 18 sia farraginosa”, “so che c’è un problema enorme di lentezza della giustizia, perciò io dico: interveniamo, proviamo a trovare soluzioni per farlo funzionare meglio, per accelerare tutto”.

Infine, Bersani parla del Pd e del rischio di scissione:

“Ho sempre detto che lavoro per la ditta. Ma la ditta è il luogo dove si elabora e si propone”. “Si deve discutere prima, non si può arrivare in Direzione con un prendere o lasciare”. Una parte del Pd potrebbe votare contro la proposta del governo sul lavoro? “Sono fiducioso che al di là delle asprezze, si trovi un punto di convergenza ed equilibrio”.

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FIlippo Limoncelli