Cercare lavoro? Meglio puntare sulle economie emergenti: Cina, Brasile e India

Il lavoro in Italia è una lunga ricerca vana? Non disdegnate di rivolgervi all’estero, ma non alle solite mete (Stati Uniti o Inghilterra) ma alle economie emergenti: Cina, Brasile o India.

La richiesta di lavoratori, secondo gli analisti, resterà debole per molto tempo ancora in Italia, Grecia, Repubblica Ceca, Spagna e Irlanda. Molto meglio in Giappone, terza economia mondiale da poco scalzata dalla Cina. Ed ecco che proprio a Pechino conviene puntare per trovare lavoro.

Una crescita galoppante se paragonata alla Germania, che però offre buone opportunità per ingegneri, professionisti della sanità e venditori. Mentre gli Stati Uniti ancora arrancano, cosa che potrebbe spingere molti giovani americani a fare un’inversione storica: cercare lavoro all’estero, magari proprio nei paesi fino a oggi bacino di emigranti: Brasile, Costa Rica e Perù.

“Per il quarto trimestre dell’anno prevediamo un mercato del lavoro in crescita in 28 dei 36 paesi esaminati, contro gli appena dodici rilevati solo un anno fa”, spiega Jeffrey A. Joerres, presidente e amministratore delegato di Manpower, l’agenzia di lavoro interinale “ma resta la difficoltà di far incontrare le esigenze delle imprese con le competenze dei lavoratori. Per questo, mai come ora, è fondamentale mostrare flessibilità nel valutare le offerte in tutto il mondo”.

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Elisa D'Alto