La Lega all’attacco degli accordi di Basilea 3: “Strozzano le piccole imprese”

Marco Reguzzoni

La Lega Nord leva gli scudi contro gli accordi di Basilea 3 ed esorta il Parlamento a “far sentire la propria voce” e  a ”vigilare che non vi sia una restrizione nella concessione dei crediti alle piccole aziende e alle famiglie”.

I leghisti presenteranno infatti alla Camera una mozione che ha l’obiettivo di  ”spingere il governo a monitorare nel tempo la situazione del sistema creditizio ed intervenire per assicurare la costante erogazione del credito”.

Secondo il Carroccio, infatti, c’è il rischio che con i nuovi e più rigidi criteri stabiliti per concedere i crediti si chiuda nuovamente il rubinetto e si penalizzino le piccole imprese e le famiglie.

La mozione è stata illustrata dal presidente dei deputati leghisti Marco Reguzzoni, dal vice Alessandro Montagnoli, da Massimo Bitonci, Maurizio Fugatti e Marco Maggioni.

”C’è bisogno di un segnale politico – spiega Reguzzoni – Si rischia che il sistema bancario sia inadeguato a fornire risposte per le piccole imprese. Questi accordi allontanano le banche dal loro ruolo tradizionale di erogatori del credito, dei fidi per gli artigiani e dei mutui. E’ importante che il Parlamento faccia sentire la propria voce”.

La mozione – aggiunge il deputato leghista – mira a ”stimolare il dibattito, anche da parte delle altre forze politiche”. ”Le istituzioni europee – aggiunge Montagnoli – devono tener conto della peculiaritàdel sistema produttivo italiano formato principalmente da piccole e medie imprese. Basti pensare che in Veneto per 5 milioni di persone ci sono 500.000 aziende, di cui la maggior parte di piccole dimensioni. Ne va della cultura e della storia di tutto il Paese, a Nord come a Sud”.

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Emiliano Condò