ROMA – Legge di stabilità. Sulle detrazioni fiscali si fa strada l’idea di aumentare le detrazioni sul lavoro dipendente e sui carichi familiari ma concentrandole su una platea più circoscritta (fino a 40 mila euro). La riscrittura da parte del Parlamento (in particolare con l’asse Pd-Pdl e suoi relatori Baretta e Brunetta) della legge licenziata dal Governo prosegue: aumento delle detrazioni e stretta sugli sgravi fiscali i dossier più caldi. Il ragionamento per le detrazioni parte da una premessa: il miliardo messo a disposizione dal Governo non va sprecato in un’operazione dove alla fine i benefici varrebbero poco più di una carezza.
Le simulazioni effettuate sul calcolo delle detrazioni uscito dalla Legge di Stabilità danno come risultato benefici medi in busta paga valutabili in 60/70 euro l’anno. Flebile come impatto, se l’aumento fosse applicato, come previsto, ai tre scaglioni contributivi fino a 55 mila euro. L’ipotesi più ragionevole, a questo punto, è di escludere 1,3 milioni di contribuenti, titolari di redditi tra 40 mila e 55 mila euro: per i 16 milioni di contribuenti sotto i 40 mila uno sgravio più corposo. Fra l’altro, la detrazione base, 1840 euro per chi dichiara non più di 8 mila euro, si riduce progressivamente fino a diventare praticamente nullo dai 50 mila euro di reddito in su.
Anche se, i tecnici, invitano a non sottostimare il contributo governativo, di un miliardo nel 2013, suscettibile di raddoppio nel 2014.