ROMA – Sui licenziamenti facili per “motivi di crisi” c’รจ la protesta dei sindacati. Il primo ad intervenire รจ il segretario della Cisl Raffaele Bonanni dagli schermi di Sky: “Cosรฌ facendo si attaccano solo i piรน deboli: permettere i licenziamenti per motivi economici รจ solo uno specchietto per le allodole per le imprese. Il risultato รจ istigare le persone alla ribellione”.
“Se l’obiettivo รจ assumere e non licenziare il governo mandi subito una raccomandata urgente a Bruxelles dicendo che si รจ sbagliato”, osserva il segretario confederale, Fulvio Fammoni. Ma non solo la Cisl รจ sulle barricate: “Se il governo dovesse, senza il consenso delle parti sociali, modificare l’assetto dei licenziamenti la Uil andrร allo sciopero”, afferma Rocco Palombella, segretario generale della Uil. Gli fa eco lo stesso Bonanni e il segretario generale dell’Ugl, Giovanni Centrella.
“Dal Governo – attacca anche il segretario confederale della Uil Paolo Pirani – arriva sempre la stessa ricetta: far pagare ai dipendenti e ai pensionati” il prezzo della crisi senza dire nulla su evasione fiscale, su sprechi e privilegi”.
Per il segretario Cgil Susanna Camusso c’รจ un “triplice attacco: alle norme sul lavoro, intollerabile il via libera al licenziamento tirando in ballo la lotta al precariato, ai dipendenti pubblici e alle pensioni”. In quest’ultimo ambito “si fa una forzatura ad un sistema che รจ in equilibrio e senza indirizzare nemmeno una piccola parte delle risorse che s’intende recuperare a favore della previdenza dei giovani”.
La lettera di Berlusconi all’Ue ”รจ inoltre piena di luoghi comuni” che servono a far passare ”tre attacchi mirati”, dice ancora la leader della Cgil in un’intervista a Repubblica in cui sottolinea che alla Bce si ”puรฒ anche dire di no” e allo stesso tempo ”fornire un’alternativa: fare quello che si fa negli altri Paesi e decidere di investire sulla crescita”.
”E’ moralmente senza nessun ritegno l’idea che una crisi originata dalla speculazione la si paghi con licenziamenti facili. Altro che Indignados, questo รจ un rovesciamento inaccettabile delle responsabilitร e delle conseguenze che nessun Paese puรฒ accettare, tantomeno il sindacato italiano”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto “Bruno Trentin” ed ex segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani.
Per Epifani, ”fermo restando che tra gli obiettivi e la realtร del governo c’รจ una contraddizione insanabile, la cosa che piรน colpisce รจ l’accanimento in materia di licenziamenti. Anche i commenti e i tentativi di spiegazione aggravano la situazione. Se tu rendi ancora piu’ facili i licenziamenti quando la crisi giร li facilita รจ evidente che fai una cosa che รจ il contrario di ciรฒ che andrebbe fatto e nella logica, quindi รจ totalmente inaccettabile. Credo che la risposta sindacale sarร molto forte”.
